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Braglia: "Rinnovo Donnarumma? Io difendo Gigio, dovrebbe fare come De Bruyne. Partita vitale contro la Juve. Su Pioli..."

ESCLUSIVA MN - Braglia: "Rinnovo Donnarumma? Io difendo Gigio, dovrebbe fare come De Bruyne. Partita vitale contro la Juve. Su Pioli..."MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 3 maggio 2021, 18:00ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre

Per parlare della situazione contrattuale di Gianluigi Donnarumma, del futuro di Ibrahimovic e Pioli e della gara di domenica sera contro la Juventus, la nostra redazione ha contattato in esclusiva Simone Braglia, ex portiere rossonero. Queste le sue parole. 

Entriamo nella settimana di Milan-Juventus. Che partita sarà? "Secondo me sarà una partita di importanza vitale per il Milan, che ha forse il calendario più difficile insieme alla Juventus. Quindi un'eventuale battuta d'arresto diventa problematica sia dal punto di vista del distacco che potrebbe avere, sia dal punto di vista del morale. Prima di arrivare a quello, però, bisogna giocare la partita. Milan e Juve comunque non stanno passando un bel momento".

Come valuti la stagione dei rossoneri? "Valuto in maniera positiva la stagione del Milan. E' vero che si parlava di scudetto, ma nessuno avrebbe immaginato che il Milan fosse in quella posizione di classifica. E' logico anche che l'appetito vien mangiando, e quindi ci può stare che il tifoso sia deluso magari se il club rossonero non dovesse arrivare in Champions League. Secondo me, però, anche se arrivasse quinto non sarebbe un disonore". 

Che idea ti sei fatto sulla questione Donnarumma? "Io difendo Donnarumma, soprattutto perché ormai il calcio è questo. Donnarumma dovrebbe fare come De Bruyne, gestirsi da solo. Al punto in cui è arrivato è arrivato per meriti suoi, quindi vedere Donnarumma usato dall'agente, per i propri fini, non ci sto e non mi piace. Capisco poi l'agente che fa il suo lavoro, ma l'agente dovrebbe avere anche un po' di moralità e etica per un ragazzo di 22 anni, che in questo momento è in grandissima difficoltà psicologica. Leggo che avrebbe pianto dopo il confronto con i tifosi, ma è normale: una persona qualsiasi risentirebbe dello stato psicologico in cui è in questo momento".

Giusto continuare con Ibrahimovic il prossimo anno? "E' giusto che Ibrahimovic abbia rinnovato. Si dimenticano sempre le parole sul campionato e sulla posizione in classifica, ma di Ibra si può solo parlar bene, poi si può discutere per la gestione durante l'arco dell'anno. Io credo che la centralità dei giocatori deve ritornare in potere alle società che gestiscono, non agli agenti. E' giusto che a Ibrahimovic sia stato rinnovato il contratto, perché ha fatto tanto nella riqualificazione e nella crescita del Milan, insieme a Pioli, allo staff e a Maldini e Massara. Comunque, tra Ibra e Ronaldo...100 volte Ibra. Lo svedese fa bene alla società, Ronaldo è un'azienda nell'azienda". 

Sarebbe giusto confermare Pioli indipendentemente dalla posizione finale? "Pienamente giusto riconfermare Pioli. Una società va gestita nel tempo, non si può valutare nell'arco di poco più di anno il lavoro di un allenatore, ci vuole continuità, ammettendo il fatto che comunque sia hai a che fare con una persona che ritieni capace dal punto di vista manageriale. Pioli, insieme allo staff e al nucleo tecnico, ha portato il Milan in posizioni che nessuno poteva auspicare che potesse rimanere. Ad oggi, comunque, non identifico la società Milan come il Milan. Il Milan è il Milan. Il club ha un blasone da difendere, e in questo momento lo stanno difendendo la squadra, Maldini e Pioli".

Questione rinnovi: bisogna prolungare il contratto di Calhanoglu? "Io sono dell'idea che la continuità va data mantenendo un'intelaiatura. Poi se ci sono esigenze di bilancio, e quindi qualche giocatore deve essere venduto per fare cassa, lo posso anche capire. Quest'anno è stato un campionato talmente strano con il discorso della pandemia e l'essere continui dipende anche dal fatto di poter star bene fisicamente, di non giocare ogni tre giorni e di fare una preparazione adeguata. Le difficoltà vanno comunque capite e analizzate e la continuità sarà quel fattore determinante che servirà per fare la differenza".