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Cardone: "Pioli vuole più leggerezza e libertà. Milan, anni complicati, ma si riparte"

ESCLUSIVA MN - Cardone: "Pioli vuole più leggerezza e libertà. Milan, anni complicati, ma si riparte" MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
venerdì 11 ottobre 2019, 20:30ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre

Giuseppe Cardone, ex difensore di Milan e Parma, è stato contattato in esclusiva da MilanNews.it per parlare del brutto periodo che sta passando il Milan e dell’arrivo di Stefano Pioli, suo vecchio allenatore ai tempi di Parma.

Da ex giocatore rossonero, che cosa provi a vedere questo Milan in difficoltà? “Per i tifosi rossoneri questo è un leitmotiv degli ultimi anni. C’è da soffrire. Vista da ex anche, però credo che si debba avere la consapevolezza da cui si è ripartiti per cercare di fare le cose fatte per bene. Non sempre, nonostante i presupporsi e la voglia di fare bene, poi ci si riesce. Questo momento qua è complicato, però credo che per capacità e storia il Milan possa venire fuori da questa situazione. Il problema è anche la storia. La storia diventa un po pesante, soprattutto quando ci sono dei cambi. La storia del Milan negli ultimi decenni è importantissima e trovarsi adesso in una situazione di difficoltà non è semplice per i tifosi. La fede, comune, è fede.”

Sei stato allenato da Pioli ai tempi di Parma, ci puoi dire che tipo di persona è e quali sono le sua qualità migliori? A Parma quell’anno non è stata una stagione esaltante e le cose non erano andate bene. Personalmente posso dire che le cose che provava a trasmette alla squadra sul campo erano sicuramente cose interessanti. Purtroppo quell’anno abbiamo fatto un po più fatica a recepirle e, come è successo ora al Milan, a pagarne le conseguenze è stato l’allenatore e per il giocatore, l’esonero, diventa una sconfitta. C’è la necessità da parte di tutti di fare un passo indietro e fare un piccolo esame di coscienza senza drammi e capire che qualcosa in più si poteva fare. Ho sentito molte volte la parola fallimento in questi giorni e provando a ragionarci su questa parola si rischia di non venirne più fuori. Credo che nella vita esistano delle esperienze più che dei fallimenti, e ragionare in questo modo significa scrollarsi di dosso tutte le cose negative e guardare avanti”

Con mister Pioli, questo Milan, può puntare alla Champions? “Bisogna vedere quanto lui riesca ad entrare nella testa dei giocatori e questo è quello che, probabilmente, è mancato a Giampaolo, che reputo un grandissimo professionista e un maestro del calcio. Pioli ha sottolineato che hanno idee diverse, però non esiste un’idea giusta e un’idea sbagliata. Esiste, però, un’idea più giusta con un gruppo di un certo tipo piuttosto che con un altro. Queste comunque sono finezze che un allenatore deve essere in grado di vedere all’interno di un gruppo, perché l’allenatore ha dei principi di gioco. Dopo di che credo che sia importante da capire se quella squadra è in grado di seguirti e nel caso non lo fosse bisogna avere intelligenza e umiltà per cercare di mettere i giocatori nelle migliori condizioni possibili. Credo che il Milan debba crescere, ma quando sei una grande squadra diventa un po più complicato, siccome le aspettative sono sempre alte”

Nel corso della sua carriera Mister Pioli ha avuto tanti alti e bassi, tra cui il terzo posto con la Lazio arrivato col la difesa a 3. Qual è il suo modulo giusto? "Bisognerebbe chiederlo a lui (ride). Da quando l’ho avuto come allenatore (2006/07) ha avuto tantissime esperienze passate, quindi non credo che le stesse cose che ci venivano proposte a Parma verranno poi proposte anche a Milanello alla guida del Milan. Il suo percorso professionale avrà fatto la possibilità di pensare a cose nuove e di ritornare sui suoi passi su cose nuove, perché le persone intelligenti sono anche quelle che riescono a cambiare opinione.”

Abbiamo visto, grazie ai profili social del Milan, che Pioli si allenava insieme ai ragazzi. A Parma succedeva la stessa cosa? Funzionavano così gli allenamenti e che clima c’era? "A Parma è stato un anno un po particolare. Ieri ho visto che faceva il torello con i ragazzi e ricordo che lo faceva anche con noi, adesso fa un po più fatica perché sono passati gli anni anche per lui (ride). Può essere una cosa importante. Credo che una cosa importante che abbia detto nella conferenza è che probabilmente, essendo una squadra molto giovani, ha bisogno un po più di leggerezza e libertà. Io voglio ragionare così da allenatore: in qualsiasi gioco credo che ci si voglia divertire e questa è una cosa importante. È giusto lavorare con serietà, ma una cosa non elimina l’altra".

Su cosa si basano la fase offensiva e la fase difensiva di Pioli? È una persona molto attenta ai particolari, ed è molto importante perché spesso quando c’è equilibrio i particolari fanno la differenza. Era molto attento a tutti quelli che potevano essere gli aspetti del campo ed è una qualità importante".