Chiarugi: "Milan, segnale di forza contro il Genoa. Non si può fare a meno di Leao, Pulisic e Giroud"

La seconda pausa per le nazionali di questa stagione è arrivata al termine di una giornata pazza in cui il Milan ha ritrovato la testa solitaria della classifica con Giroud come portiere, complici i passi falsi di Inter, Napoli e Atalanta. Per parlare di questo primo spezzone di stagione la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva l'ex rossonero Lucianon Chiarugi. Queste le sue parole.
Cosa ti ha lasciato il Milan post Genoa e, in generale, tutte le partite che hanno disputato i rossoneri sin qui?
“Contro il Genoa, il Milan ha mostrato un segnale di forza importantissimo. Ha fatto un’impresa, ad appena due giorni di distanza da una sfida difficilissima in Champions. Derby a parte, partite tutte positive”.
Alla ripresa ci sarà la Juve e Pioli dovrà fare a meno degli squalificati Maignan e Teho Hernandez…
“Non sarà semplice contro la Juve, però - quando ha giocato - a me Sportitello ha convinto: è un secondo che ha fatto sempre il primo portiere in carriera. Quanto a Theo: a Genova non è che stesse facendo bene, mi è parso un po’ stanco. Pioli, in ogni caso, rimescolerà bene le carte”.
Ti ha sorpreso l’impatto che ha avuto sul Milan Adli?
“È la sorpresa di questa prima parte di stagione. A me piace. A tratti, a Genova, mi ha ricordato Tonali. Il centrocampo rossonero è, sulla carta, il più forte del campionato. Anche Reijnders è tanta roba: visione di gioco e rapido attacco degli spazi”.
Ci sono giocatori imprescindibili per Pioli?
“La partita di Marassi ci dice questo. Nel primo tempo non tutte le seconde linee hanno convinto. Credo che Pioli non possa fare meno di Leao, Pulisic e Giroud. A proposito del francese: non me ne vogliano Okafor e Jovic, ma con lui davanti è tutta un’altra cosa. La parata che poi fa a tempo scaduto è dimostrazione di grande attaccamento alla maglia. Sono questi i giocatori che servono al nuovo Milan”.
Si è molto dibattuto sulla regolarità del gol di Pulisic…
“In tempo reale, mi è sembrato un gran gol. Quanto alla scelta del Var, cosa dire: se c’è la tecnologia, è difficile pensare che possano esserci anche gli errori. Posso, piuttosto, aggiungere una cosa?”.
Prego.
“L’espulsione di Maignan ci poteva stare, però non ho trovato opportune le parole di Zangrillo: per me, ha esagerato nei termini”.

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