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Czerniatynski: "De Ketelaere ha una tecnica superiore alla media. Origi può imporsi come titolare"

ESCLUSIVA MN - Czerniatynski: "De Ketelaere ha una tecnica superiore alla media. Origi può imporsi come titolare"MilanNews.it
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martedì 23 agosto 2022, 20:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Alex Czerniatynski, ex attaccante di Standard Liegi, Anderlecht, Malines oltre che del Belgio, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it. Di seguito le domande e le risposte:

Signor Czerniatynski, per lei Charles De Ketelaere vale 35 milioni di euro?

“Charles ha fatto una buona stagione a Bruges ma è vero che 35 milioni sono tanti. Sopratutto perché non possiamo paragonare la Pro League alla Premier League, alla Liga o alla Serie A. De Ketelaere ha qualità ma il prezzo pagato è un po’ alto. Al Milan c’è più concorrenza che al Bruges e in Italia tutte le partite sono difficili per un attaccante. Tutti si chiedono: vale i 35 milioni che il Milan ha speso per acquistarlo? Dobbiamo aspettare la fine di questa stagione per poter dare una risposta definitiva. Lui è giovane ma dovrà confermarsi in un campionato molto complicato come quello italiano. Ripeto, avremo la risposta solo tra qualche mese.”

Quali sono le qualità che spiccano di più in questo ragazzo?

“La sua ottima tecnica, superiore alla media. Ha la giocata facile, è veloce con la palla e segna con facilità. Ma forse è troppo leggerino e gli manca la potenza fisica. E questa mi fa un po' paura perché in certe partite avrà più problemi per imporsi. Deve migliorare anche nel gol su colpo di testa. Però in tutti i grandi club si lavoro molto sul fisico e sono sicuro che Charles aumenterà la sua massa muscolare al Milan, perché ne avrà bisogno. Io ho affrontato le squadre italiane nelle competizioni europee e posso dire che i contatti con i difensori italiani sono abbastanza duri. Più che in Belgio.”

Possiamo considerarlo un calciatore in grado di spaccare la partite?

“È vero ma ora toccherà a lui trovare gli spazi giusti perché in Italia le difese sono più forti che in Belgio. Però Charles è molto bravo nello stretto. In Pro League trovava sempre soluzioni, anche contro difese chiuse. In Italia sarà diverso, da voi dovrà anche gestire la pressione e il costo altissimo del cartellino. È l’acquisto più caro dell’estate rossonera e per un giovane come lui non è facile. Qui in Belgio la stampa parla del Bruges per uno o due giorni dopo la partita, poi basta. In Italia la Gazzetta dello Sport dedica quotidianamente 50 pagine solo al calcio. Charles verrà analizzato dalla testa ai piedi e ogni errore che farà in campo finirà sui giornali. La pressione da gestire è enorme, vediamo se ha le spalle larghe per affrontarla.”

Secondo lei chi ci ha guadagnato di più fra Milan e Club Brugge?

“È presto per dirlo perché il campionato italiano è appena iniziato. Ma credo che per il Bruges sia il miglior affare degli ultimi anni, 35 milioni sono tanti. Io però mi auguro che Charles sfondi in vista dei prossimi mondiali di calcio. Il commissario tecnico del Belgio Roberto Martinez visionerà le sue partite con il Milan. Charles non solo dovrà ritagliarsi il suo spazio ma dovrà dimostrare anche di saper fare la differenza. Non so se è stata la migliore soluzione andar via a qualche mese dal Mondiale perché a Bruges giocava tutte le settimane, al Milan non so. Ad oggi l’affare l'ha fatto il Bruges, non il Milan.”

Charles ha qualcosa dei suoi connazionali Hazard e Scifo?

“Sono tutti e tre diversi tra loro con stili differenti. E perciò non si possono paragonare. Ma Hazard e Scifo dei tempi d’oro erano più forti del De Ketelaere attuale, eh. Poi loro due hanno giocato ad alti livelli per tanti anni, dimostrando quant’erano forti. Invece Charles in Belgio è conosciuto solo da uno o due anni. Non possiamo ancora paragonare il gioiello del Milan a gente come Hazard o Scifo.”

Un giorno potrà raggiungere il loro livello?

“Io glielo auguro ma Scifo ha fatto 15-20 anni di carriera ad alti livelli così come Eden Hazard, anche se magari in questo momento sta avendo delle difficoltà al Real Madrid. Ad oggi Charles non ha ancora il Palmarès di questi due.”

Secondo lei quanti gol riuscirà a segnare in Serie A? Possibile che arrivi a 15?

“Lui non appartiene a quel tipo di attaccanti che trasforma in rete una mezza palla. Non è un Gerd Muller o Van Basten che non avevano bisogno di tante palle gol per segnare. Charles non è il tipico rapinatore d’area di rigore, si muove tanto lateralmente e in profondità. Ma io sarei il primo a congratularmi con lui se dovesse fare 15 gol. Perché in Italia non è scontato per un attaccante andare a segno quindici volte. Ma il problema sapete qual è? Se dovesse steccare 2-3 partite potrebbe restare fuori 3-4 settimane e in vista dei mondiali in Qatar non è il massimo. Però come ho già detto, non ha niente a che vedere con Van Basten e gli altri grandi attaccanti che avete conosciuto al Milan.”

Origi ha detto che De Ketelaere è un mix tra Kakà e Kai Havertz. Ma tanti si dimenticano di Thomas Muller…

“Thomas Muller e Kakà hanno dimostrato di essere giocatori forti durante la loro carriera. Ma per me, De Ketelaere è più simile a Ricky che al giocatore del Bayern Monaco che in campo lavora come un pazzo durante i novanta minuti. Ma è troppo presto ancora per fare certi paragoni, aspettiamo ancora un anno o due. Charles è giovane e ha tanta strada davanti. Poi è normale che Origi lo paragona a grandi giocatori, sono compagni di squadra. Se posso dare un consiglio, è meglio non paragonarlo già a Kakà, altrimenti la pressione aumenta ancora di più. Meglio tenere i piedi per terra.”

In fase di non possesso è un giocatore capace di aiutare la squadra?

“A Bruges giocava in una squadra che dominava le partite, quindi aveva meno compiti difensivi. Ma lui non è uno che si risparmia, aiuta molto i compagni anche in fase difensiva. Però dovrà essere aiutato dai giocatori più esperti chi già conoscono il sistema di gioco del Milan. Il 4-3-3 non è la stessa cosa che il 4-4-2 o 4-3-1-2 e ci vorrà tempo per metabolizzare i concetti di Pioli. Soprattutto all’inizio.”

E l'altro suo connazionale Divock Origi è pronto per fare l'attaccante titolare del Milan?

“A me Origi è sempre piaciuto. Nei club dove ha giocato ha dimostrato di saper far gol ogni volta che entra in campo. E poi avendo giocato in un grande club come il Liverpool ha anche più esperienza di De Ketelaere. Dopo, non conosco molto bene quale sarà la concorrenza in attacco. Però quando gli verrà data un’opportunità dovrà sfruttarla per dimostrare che può imporsi come titolare del Milan.”

Potrà essere decisivo anche da titolare e non solo da subentrato come è già stato in passato?

“Sì, ma questa è una domanda a cui forse è ancora troppo presto rispondere. Aspettiamo. Però che sia Origi o De Ketelaere, quando ti viene data un’opportunità di giocare in un club come il Milan devi darci dentro anche perché in panchina ci sono dieci giocatori che vorrebbero rubarti il posto. I tifosi agli attaccanti chiedono gol. E da Origi, essendo un nuovo acquisto, i milanisti si aspettano questo oltre a grandi prestazioni. L'ho vissuto durante la mia carriera e posso dire che fare gol per un attaccante è importante per scrollarsi subito di dosso la pressione. Ma immagini se dopo sette, otto settimane sia Origi che De Ketelaere non hanno ancora non hanno fatto gol? Ci saranno critiche.”

Imparare l’italiano sarà importante per entrare subito nei meccanismi?

“Certo, è importante che impari la lingua ma non penso che questo sarà un problema per Origi.”

di Alessandro Schiavone