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De Vecchi: "Il Milan dovrà stare calmo contro il Sassuolo. Pioli? Ha dimostrato di essere top"

ESCLUSIVA MN - De Vecchi: "Il Milan dovrà stare calmo contro il Sassuolo. Pioli? Ha dimostrato di essere top"MilanNews.it
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venerdì 20 maggio 2022, 16:00ESCLUSIVE MN
di Filippo D'Angelo

Walter De Vecchi, allenatore ed ex calciatore del Milan, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it. Di seguito le domande e le risposte: 

Che approccio dovrà avere il Milan contro il Sassuolo?
“Credo che contro il Sassuolo il Milan non sbaglierà. Non servirà niente di particolare, bisognerà affrontare la gara con serenità, concentrazione e umiltà anche faticando. Contro Atalanta e Fiorentina non è stato semplice, anche per il valore degli avversarie. Mi aspetto un Sassuolo tutt’altro che dimesso. Bisognerà stare calmi, ma sarebbe pericoloso fare calcoli. Il Milan dovrà giocare questa partita per vincere di fronte ad uno stadio che praticamente sarà rossonero”.

Si aspettava che il Milan potesse arrivare fino a questo punto?
“Onestamente non pensavo che il Milan arrivasse a questo punto, anche se alcuni segnali forti c’erano stati. L’anno scorso la squadra è arrivata al secondo posto facendo un campionato importante, quest’anno è stato fatto un lavoro straordinario perché si sono elevati i rendimenti e i valori di alcuni giocatori. Penso a Kalulu, a Leao, a Tonali, a Theo Hernandez e Maignan che nessuno conosceva e che si è rivelato il miglior portiere del campionato”.

Qual è il segreto di questo Milan?
“La forza di questa società è stato il lavoro di Maldini, Massara, ovviamente unito a quello di Stefano Pioli. Loro si capiscono al volo, dunque è più facile poter operare. Maldini e Massara hanno tirato fuori dei giocatori pazzeschi e giovani ai più sconosciuti”.

Ritiene che Pioli sia il miglior allenatore di Serie A?
“In Italia Pioli ha dimostrato di essere tra gli allenatori top. Se conosci Stefano Pioli non gli puoi non voler bene. è una persona disponibile, una persona meravigliosa che ha saputo migliorarsi e far tesoro delle esperienze passate. Tecnicamente ha dato prova di essere uno straordinario valorizzatore. Il gioco della squadra è stato una piacevole sorpresa, ogni volta ci sono delle novità. Il Milan gioca sempre più un calcio europeo”.

Guardando al passato del Milan, Pioli a quale allenatore assomiglia di più?
“Difficile fare paragoni. Ci sono stati altri allenatori che hanno vinto al Milan, che è una società di grandi tradizioni. Che Pioli fosse favorito quest’anno credo che nessuno potesse dirlo. C’erano squadre più accreditate, ma strada facendo il Milan si è meritato tutto. Ha una difesa ermetica, a cui è difficilissimo fare gol. Non vanno dimenticati neanche i tanti infortuni subiti nel corso della stagione. Anche lì Pioli ha fatto un capolavoro, lavorando con quello che aveva a disposizione spesso in emergenza”.

Nel 1979 il Milan vinse il suo decimo Scudetto, lei segnò anche una doppietta in un derby contro l'Inter. Che sia di buon auspicio?
“Son passati tanti anni da quella doppietta (ride ndr). Mi sembra difficile fare dei parallelismi. Il Milan quest’anno ne ha fatte tante di imprese aldilà del derby, è stato tenace e bravo a sfruttare i momenti”.

Ha avuto modo di seguire Calabria nelle giovanili, si aspettava diventasse un perno di questo Milan?
“Calabria è il prototipo del lavoro svolto nel settore giovanile del Milan che negli ultimi anni ha dato tanti frutti. Non vanno dimenticati i tanti giocatori passati in rossonero che ancora militano in Serie A. Davide è tenace, non si è mai arreso anche se fisicamente è cresciuto tardi. Si è sempre distinto per intelligenza, tenacia e sagacia. Sono queste le armi che gli hanno consentito di arrivare così in alto”.

Pobega è pronto per ritornare al Milan dopo quattro anni di prestiti?
“Pobega è un giocatore che si è portato avanti dal basso. È partito dalla Ternana in Serie C, poi è andato a Pordenone in Serie B, infine allo Spezia e al Torino in Serie A. In queste squadre ha sempre giocato ed il suo contribuito è andato in crescendo. Credo che abbia suscito un interesse nazionale, diverse squadre l’hanno potuto apprezzare”.

Che giudizio dà alla stagione delle varie giovanili rossonere?
“Per la Primavera quest’anno è stato travagliato. Credo che la cosa non si ripeterà più, abbiamo armi e risorse per non fare più quest’esperienza. Dall’Under 13 all’Under 17 tutte le squadre del Milan si sono classificate prime. È stato un anno propizio, però adesso incrociamo le dita per le finali”.