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Emerson: "Milan-Roma, i rossoneri sfruttino l'andata perché l'Olimpico sa come spingere i giallorossi"

ESCLUSIVA MN - Emerson: "Milan-Roma, i rossoneri sfruttino l'andata perché l'Olimpico sa come spingere i giallorossi"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
venerdì 15 marzo 2024, 18:00ESCLUSIVE MN
di Gaetano Mocciaro

Milan-Roma per la prima volta contro in Europa. Partita che esercita inevitabilmente un grande fascino e che è legata ad alcuni momenti gloriosi della storia rossonera, basti pensare alla Coppa Italia del 2003 o alla partita che ha sancito la vittoria dello Scudetto nel 2004. In esclusiva per MilanNews è intervenuto un doppio ex di prestigio come Emerson, campione d'Italia con i giallorossi nel 2001 e campione del mondo col Milan nel 2007.

Emerson, il sorteggio da Nyon ci ha dato un accoppiamento affascinante: Milan-Roma
"Fa piacere perché intanto sono squadre a cui sono legato. E poi perché due italiane stanno andando avanti in coppa. Fino a qualche anno fa l'unica che faceva strada in Europa era la Juventus, quindi è segno che l'Italia è tornata".

Che partita sarà?
"Complicato da dire perché sono due squadre che si conoscono molto bene. Tralasciando l'ultima partita di coppa la Roma è in grande ripresa. Anche a Firenze nonostante abbia sofferto è riuscita a riprenderla".

Risalita iniziata con Daniele De Rossi
"Ha fatto il suo esordio che era di fianco a me, quindi mi fa particolarmente piacere vederlo lì. Ha il cuore romano ed è uno che sente molto questa responsabilità. Si merita questa occasione, me lo ricordo quando era un ragazzino come si impegnava per arrivare dove è arrivato".

Andata a San Siro, ritorno all'Olimpico
"Questo può essere pericoloso per il Milan. Quello che dovrà fare è cercare di mettersi nelle migliori condizioni possibili già all'andata perché la pressione dell'Olimpico è incredibile, il pubblico trascina la Roma e spesso travolge l'avversario".

San Siro che potrebbe da qui a qualche anno non essere più la casa del Milan
"Segno dei tempi che cambiano. Personalmente mi dispiace e mi riesce difficile immaginarmi un Milan lontano da San Siro, per ciò che storicamente rappresenta".

Hai giocato tante volte Milan-Roma, che ricordi hai?
"Le ho sempre giocate con la Roma perché stavo molto bene e giocavo da titolare. Ricordo che il Milan era impressionante, la squadra da battere e le partite sempre speciali. E poi una serie di fuoriclasse assoluti come Maldini, Cafu, Dida e tanti altri".

Milan di oggi magari non così stellare ma finalmente competitivo dopo anni bui
"Sono contento che stia tornando ad essere il Milan di una volta. È una società che se lo merita, un grande club".

In rossonero hai vissuto due anni, dal 2007 al 2009. Che periodo è stato della tua carriera?
"Nel periodo al Milan purtroppo mi sono trascinato alcuni problemi fisici che mi hanno condizionato, al punto da farmi lasciare il calcio. Per due anni ho sofferto tantissimo, pensavo di aiutare di più la squadra e non sono riuscito a farlo come avrei voluto. Sono quindi tornato in Brasile per giocare altri tre mesi e poi ho smesso. Avrei voluto giocare al Milan in un altro momento della mia carriera".

Allenatore dell'epoca Carlo Ancelotti, che si gioca l'ennesima Champions League
"Allenatore incredibile ma soprattutto impressionante come persona. Non posso che parlarne bene, è stato un piacere lavorare con lui".

Tornando all'Europa League, tra le grandi favorite oltre al Liverpool c'è il Bayer Leverkusen. Un club in cui hai giocato e che allora come oggi riesce a pescare come pochi altri in Europa i giovani talentuosi
"È la loro filosofia da sempre. L'obiettivo è prendere i grandi prospetti, che non costino troppo. Giovani che poi hanno modo di crescere velocemente perché il Leverkusen ti dà la vetrina delle competizioni europee, oltre che la Bundesliga che è un campionato d'alto livello. Io vi arrivai a 20 anni e già all'epoca avevano una struttura spettacolare. Sono rimasto per quattro anni e sono stato benissimo. Diciamo che per un calciatore è un ottimo trampolino di lancio per andare in una big".

Che cosa fa oggi Emerson da Rosa?
"Vivo da 8 anni negli Stati Uniti, a Orlando. E ho in progetto per il prossimo anno di aprire un centro sportivo per lavorare con i ragazzi, perché mi piace tantissimo lavorare con i giovani. Qui negli Stati Uniti il calcio sta crescendo tantissimo, vogliono persino ospitare una finale di Champions League e nel 2026 ci saranno i Mondiali. Per questo è il momento di fare qualcosa. E il mio progetto è un'Academy fatta per bene, che dia l'opportunità ai ragazzi di giocare non solo negli USA ma anche in un altro paese".