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Fuser: "Kessiè rivelazione della stagione. La priorità di Baresi e Maldini è il bene del Milan"

ESCLUSIVA MN - Fuser: "Kessiè rivelazione della stagione. La priorità di Baresi e Maldini è il bene del Milan"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 14 giugno 2021, 18:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Andrigo

Tra i grandi protagonisti del calcio degli anni 90’ non si può non citare il nome di Diego Fuser. Ex ala di spinta offensiva, il nativo di Venaria Reale ha trascorso al Milan 2 stagioni giocando 54 partite, segnando 6 gol e vincendo una coppa dei campioni e uno scudetto. Milannews.it lo ha intervistato sull’attualità rossonera. Queste le domande e le risposte:

Nella grande stagione del Milan quanto ha influito il lavoro di Pioli e quale è la caratteristica che apprezza di più nel tecnico emiliano?

“Sicuramente è un tecnico preparato e capace. Guardandolo e osservandolo dall’esterno penso che sia stato molto bravo a dare tranquillità ad un gruppo giovane come quello del Milan e questo penso sia stato il fattore più importante. Non ha avuto fretta ed è riuscito ad aspettare tutti i giocatori, tirando fuori il meglio da quasi tutti i componenti della rosa. Questo è sicuramente un grande merito e una grande qualità per un allenatore".

Quale è il giocatore del Milan che l’ha più stupita in questa annata così intensa? 

“Direi senza dubbio Kessie. E’ stata una vera e propria rivelazione in questa stagione. Nei primi anni in rossonero ha trovato qualche difficolta ma poi è cresciuto e quest’anno è stato il grande protagonista della stagione del Milan. Sicuramente uno dei protagonisti più importanti dell’annata rossonera".

Ha avuto la fortuna di giocare con bandiere come Baresi e Maldini. Donnarumma avrebbe avuto le carte in regola per diventare una leggenda rossonera ma ha compiuto un’altra scelta. Quale è il suo giudizio sulla vicenda?

“Non è una vicenda semplice da commentare. Per valutarla serve conoscere la questione nei dettagli e bisogna valutare anche quello che sente il giocatore in quel momento. E’ normale che se una squadra offre una certa cifra e un’altra te ne propone quasi il doppio, le cose cambiano. Non è forse la cosa più giusta da dire ma se guadagni molto di più da un’altra parte diventa una scelta lavorativa. Ha guardato più all’aspetto economico nella decisione che al cuore".

Abbiamo citato Paolo Maldini. L’ha stupita nel ruolo di direttore sportivo o si aspettava potesse essere così incisivo?

“Ho sempre pensato che leggende del calibro di Baresi o Maldini avrebbero potuto dare una grande mano e soprattutto consigli importanti per il bene della società. Hanno il Milan nel cuore e come prima cosa vogliono il bene della squadra. Sono contento per lui e per il fatto che stia facendo molto bene".

Ha ricordo di calciatori così incisivi come Ibrahimovic a 39 anni?

“No, riflettendoci non me ne vengono molti in mente. Ibrahimovic fisicamente è incredibile. E’ un calciatore potente e questa sua caratteristica, insieme a una grande professionalità, lo ha portato a fare molto bene. E’ un grande lavoratore. Si può giocare fino a 40 anni se si riesce a fare una vita regolare".

Sono cambiati tanti allenatori e il Milan è una delle poche squadre che avrà continuità. A fronte del gruppo e di questo fattore, dove può arrivare il Milan la prossima stagione secondo lei?

“Tante squadre si sono rinforzate e si rinforzeranno quindi è ancora presto per dirlo. Spero che il Milan possa gestire meglio il finale di stagione, considerato che nel girone d’andata erano andati così bene mentre nel girone di ritorno c’è stato un calo. Se Pioli e il suo staff riusciranno a mantenere un importante livello di performance fino alla fine sicuramente questa è una squadra che può lottare per la vittoria finale".