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G. Galli: "Milan o Napoli? Vince chi sta meglio, non il più forte: in Champions non puoi sbagliare. Maignan tra i primi cinque al mondo"

ESCLUSIVA MN - G. Galli: "Milan o Napoli? Vince chi sta meglio, non il più forte: in Champions non puoi sbagliare. Maignan tra i primi cinque al mondo"MilanNews.it
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martedì 11 aprile 2023, 16:00ESCLUSIVE MN
di Francesco Finulli

Giovanni Galli, ex portiere del Milan e del Napoli che in rossonero ha vinto uno Scudetto, due Coppa dei Campioni, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale, è stato intervistato in esclusiva da MilanNews.it. La chiacchierata si è incentrata soprattutto sulla sfida di domani sera tra rossoneri e partenopei, valida per l'andata del quarto di finale di Champions League. Le sue dichiarazioni.

Domani l’andata di Milan-Napoli in Champions: che partita sarà?

Mi aspetto una bella partita come è stata quella di una settimana fa. In quella circostanza il Milan ha fatto tutto quello che avrebbe dovuto fare, il Napoli non è riuscito a fare ciò che gli riesce solitamente. C’è da capire se è stato quello che ha fatto il Milan domenica a ridimensionare il Napoli in quella partita o se il Napoli tornerà a essere lo schiacciasassi di quest’anno. E’ una partita molto difficile da leggere, proprio in virtù dei risultati: all’andata il Milan ha perso 2-1 non meritando, al ritorno ha vinto 4-0 al Maradona… E’ anche vero che la Champions cambia e stravolge tutto

Chi è il favorito?

La partita di domenica scorsa ha destabilizzato tutto e tutti. Io avevo dato e continuo a dare il 51% al Napoli e 49% al Milan e lo dicevo già prima della sfida di campionato

Pioli dovrebbe confermare l’undici che ha vinto al Maradona 4-0 dieci giorni fa: è la scelta giusta?

Noi ci divertiamo molto a fare le formazioni, a inserire uno e toglierne un altro. Chi ha il polso della situazione è l’allenatore. Nella partita del Maradona ci sono stati degli inserimenti quasi a sorpresa: Pioli sa quello che deve fare. Il ritorno a 4 ma soprattutto il centrocampo a tre ha riportato delle certezze a questa squadra: rimettere insieme Krunic, Bennacer e Tonali ha ridato compattezza al reparto. Da parte di tutti i componenti c’è stata disponibilità a fare una corsa in più.

Come si spiega il rendimento altalenante dei rossoneri in questa stagione?

Il Milan l’anno scorso ha vinto lo scudetto sputando energie e sangue per conquistare un centimetro in campo in ogni partita e avevano una convinzione tale che tutto quello che facevano era meritato: quest’anno si aveva la sensazione che quel centimetro di campo era quasi dovuto. Non è superbia o presunzione, ma qualcosa di inevitabile: quest’anno si pensava di ripartire da quella posizione ma si ricominciava da zero.”

La sfida è tutta italiana ma il contesto europeo: cosa cambia giocare una sfida così in Champions League?

Tanti parametri del calcio europeo sono diversi, soprattutto quelli degli arbitri. Magari trovi l’arbitro severo, quello accondiscendente, quello che fa giocare, quello che ti impone dei ritmi. In Italia sei abituato a fare certe cose, in Europa non c’è questa abitudine perché l'arbitro cambia sempre e dirige secondo la sua cultura. E poi c’è il fatto che si gioca il doppio confronto, e Milan e Napoli quest’anno solo una volta hanno giocato nei 180 minuti, agli ottavi. Qui non si può sbagliare, in cinque minuti puoi essere a casa

Quale sarà il duello chiave della doppia sfida, considerando anche le probabili assenza da una parte e dall’altra?

Nella partita del Maradona, Bennacer ha vinto il duello contro Lobotka che è stato il giocatore determinante della stagione del Napoli, al di là di Osimhen e Kvara. Partirei da questi due, dai cervelli della squadra

E Leao?

Uno di quei giocatori talmente estrosi e che hanno questo talento innato che alcune volte ti fanno partite come quella di una settimana fa che non avevo mai visto fare da parte sua, gara in cui ha segnato due gol, corso, ha rincorso, è tornato sulla linea di difesa; ma poi non sai quale sarà il Leao che giocherà domani sera

Kalulu è stato forse il difensore con il rendimento più continuo quest’anno: quanto pesa la sua possibile assenza dall'undici titolare?

Io ho visto la coppia Kjaer e Tomori e mi sembra che diano affidamento assoluto. Tomori è molto estroverso e con Kjaer accanto che lo guida e lo tiene a freno e attento, non dovrebbero esserci problemi. Kjaer ha grandissima personalità. di grande carisma ma soprattutto è un giocatore molto intelligente

Da ex portiere, inevitabile una domanda su Maignan. Dove lo colloca a oggi nella classifica dei migliori portieri del mondo?

Fra i primi cinque sicuramente. Un giocatore in evoluzione, che ha grande fisicità magari non ha grande tecnica nel ruolo di portiere -  non parlo di tecnica con i piedi, quello è un altro discorso - ma ha grande esplosività, grande riflesso. E’ sveglio, un portiere che partecipa all’azione, che gioca la partita e non la subisce. Lo ritengo un elemento di spicco."

Capitolo San Siro. Che idea si è fatto sulla questione stadio in generale?

Purtroppo ci sono delle cattedrali nel deserto che sono i vecchi stadi: se le società scappano, gli stadi vanno sulle spalle delle amministrazioni comunali che non li vogliono. Si guardi anche quello che sta succedendo anche a Firenze. Se ci sono degli imprenditori che si stanno facendo carico di uno stadio nuovo, per quale motivo dobbiamo investire soldi pubblici? Logicamente una proprietà come il Milan non sia invogliata a investire i propri soldi su un bene pubblico, da dividere magari con un’altra società: non riesco a capire che investimento di patrimonializzazione possa essere. Teniamo conto che San Siro è un costo e se lo usi una volta ogni 15 giorni… Chi vuole farsi il proprio stadio investe ma vorrebbe viverlo 365 giorni all’anno”. 

E quindi… Milan-Napoli: se la sente di fare un pronostico?

No, perché il Milan ha dimostrato che può fare anche 0-0 domani. Ha battuto il Napoli 4-0 ma ha perso 2-1 a San Siro a settembre, ciò dimostra che non si può fare un pronostico. Tra queste due squadre vincerà chi sta meglio delle due, non chi è più forte. Il Napoli ha vinto a Milano, il Milan a Napoli. Chi sta meglio mentalmente, chi è in grado di capire che questa partita dura 180 minuti e che il risultato della gara di andata conta e non conta. Questo è il segreto di questo scontro”.

Intervista di Francesco Finulli