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M. Colombo: "Milan-Boban, questione di tempo. Mercato? Sarà dinamico"

ESCLUSIVA MN - M. Colombo: "Milan-Boban, questione di tempo. Mercato? Sarà dinamico"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
giovedì 6 giugno 2019, 18:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Monica Colombo. Con la firma del Corriere della Sera abbiamo parlato della possibilità che Zvonimir Boban torni al Milan come dirigente, del ruolo che Zorro potrebbe ricoprire, della scelta di Giampaolo e della sessione di mercato estiva che inizierà a breve.

E' stata la prima a fare il nome di Boban come possibile dirigente del Milan. Possiamo dire che sia molto probabile il suo ritorno in rossonero?
"Io so che Boban doveva sciogliere il vincolo con la FIFA, ma la decisione è stata presa. Quindi credo sia solo questione di tempo e manchi solamente l'ufficialità".

Boban alla FIFA occupa un ruolo di grande importanza come quello di vice segretario generale. C'è il rischio che la sua presenza possa essere invasiva per Gazidis e Maldini?
"Da quello che ho capito negli ultimi giorni, il suo incarico è stato benedetto sia da Gazidis che da Maldini. Gazidis si è reso conto di avere troppo materiale di cui occuparsi e quindi continuerebbe a lavorare sulla parte finanziaria, commerciale e sul tema stadio. Ciò che riguarda il settore tecnico-sportivo, invece, sarebbe lasciato a Boban. Del resto, è un uomo che è stato individuato da Maldini, perchè avrebbe una persona con cui condividere scelte e decisioni. Quello di Boban è un profilo che porta con sè competenze, conoscenze e DNA".

Boban, quindi, si occuperebbe solamente di questioni tecnico-sportive?
"No, è utile anche in tema di relazioni istituzionali con UEFA e FIFA. Essendo stato per tre anni vice segretario generale della FIFA porta con se un bagaglio di esperienze e conoscenze importanti. A mio avviso, però, fino a che non uscirà il comunicato, che non sono certa che arrivi domani a questo punto, ci sarà un po' di incertezza su questo tema. Si interfaccerà sia con Gazidis che con Maldini".

Tra UEFA e FIFA i rapporti sono difficili in questo periodo storico. Scegliere un uomo FIFA per avere anche rapporti con la UEFA non rischia di essere un'arma a doppio taglio?
"Non credo, anzi. Per lui sarà utile sapere come muoversi in determinati corridoi o come agire in determinate stanze. Credo sia un plus, non un elemento negativo".

Giampaolo può essere l'uomo giusto per il progetto targato Elliott-Gazidis?
"Il Milan, non essendosi qualificato alla Champions League, aveva per forza di cose meno appeal su allenatori contesi da altri club come Conte e Sarri, presi in esame dai rossoneri in momenti diversi dalla stagione. Giampaolo ha dimostrato di essere un bravo maestro con i giovani e di saper garantire un gioco piacevole. Non c'è stato un allenatore che abbia parlato male di lui. Di conseguenza, credo che sotto il profilo tecnico possa essere l'uomo giusto per un progetto di rilancio, con una squadra che verrà rinnovata. Ci saranno anche elementi di esperienza, però non credo che il Milan in questo momento vada alla ricerca del top player già affermato. Ricordiamoci che Giampaolo in passato era stato cercato anche dalla Juventus. L'unica perplessità che ho è legata ad un fattore caratteriale. Un conto è far vedere del bel gioco in una piazza di medio-bassa classifica come la Samp o l'Empoli. Un conto, invece, misurarsi con le ambizioni del Milan, con uno stadio pesante come San Siro e con un'opinione pubblica che ti mette sotto la lente d'ingrandimento quotidianamente".

Che mercato si devono aspettare i tifosi del Milan?
"I vincoli del Financial Fair Play ci sono e sono oggettivi. Detto questo, non credo che sia un mercato al rallentatore. Per un semplice motivo: oltre ai cinque che andranno in scadenza di contratto a fine giugno, infatti, credo ci saranno diverse cessioni per fare plusvalenze e quindi ci saranno altrettanto ingressi. Mi aspetto un mercato dinamico".