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Montanari: "Non credo che la UEFA escluderà il Milan dall'Europa. E se Elliott diventasse proprietario..."

ESCLUSIVA MN - Montanari: "Non credo che la UEFA escluderà il Milan dall'Europa. E se Elliott diventasse proprietario..."MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 29 maggio 2018, 21:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Andrea Montanari, giornalista di Milano Finanza. Con l'esperto di economia e finanza, abbiamo parlato della situazione societaria del Milan, analizzando i possibili scenari a breve-medio termine per il futuro del club rossonero.

L'ingresso di Elliott nel Milan può essere accelerato, in seguito al rifiuto del Settlement Agreement da parte della UEFA?
"Non credo. L'ingresso di Elliott verrebbe accelerato solo nel caso in cui Yonghong Li non rispettasse i termini degli accordi previsti e degli aumenti di capitale già deliberati, ovvero i famosi 40 milioni di euro - di cui i primi 10 già arrivati venerdì scorso - che devono arrivare entro fine giugno. Ci sono dei covenant (accordo che intercorre tra un'impresa e i suoi finanziatori, che mira a tutelare questi ultimi, ndr) su questa esposizione nei confronti di Elliott, che vengono rivisti mese dopo per mese. Fino ad ora, Li li ha sempre rispettati, quindi Elliott non può subentrare. Probabilmente ci potrebbe essere una sorta di moral suasion (persuasione morale, ndr), ma mi pare chiaro che il cinese non voglia assolutamente lasciare la proprietà".

Abbiamo letto nei giorni scorsi di offerte rifiutate da oltre 400 milioni di euro da parte di Li Yonghong. Vista l'incertezza dal punto di vista finanziario, perchè il proprietario rossonero starebbe rifiutando queste proposte?
"Il debito è di 303 milioni complessivo, salito a 350. Evidentemente è una sua scelta. sa che il Milan è un brand che ha una sua valenza economica, industriale e sportiva e che prima o poi potrebbe arrivare qualche soggetto disposto ad offrire una cifra più alta rispetto a quelle che lui avrebbe rifiutato. Si usa il condizionale, perchè sono indiscrezioni che circolano nell'ambiente che sta lavorando intorno al Milan, quindi ad esempio banche di affari. Detto questo, lui valuta il Milan 1 miliardo, la stessa valutazione che faceva Berlusconi del club rossonero. Ciò significa che, al netto dei debiti, secondo Yonghong Li il Milan vale almeno 650 milioni. Il problema è che, in questa situazione e con i numeri di bilancio del Milan che non sono positivi, nessuno mette questi soldi".

Quale pensa che potrebbe essere la decisione della camera giudicante della UEFA sul Milan?
"Dal mio punto di vista, la UEFA vuole dare un monito al mercato e non colpire il Milan, invitando le proprietà calcistiche europee ad avere massima trasparenza sul patrimonio e sulla provenienza dei fondi pena sanzioni severe. Io credo che il tema sia solamente economico, quindi la sanzione al Milan penso sarà di natura esclusivamente economica, ma è una mia sensazione. La logica dice così. Parliamoci chiaro, 20 milioni in più di costi strutturali al Milan ovvio che avrebbero un impatto sul conto economico, ma il Milan è già in perdita. Escludere il Milan dalla UEFA sarebbe più un colpo al sistema calcistico italiano".

Cosa potrebbe succedere qualora Elliott escutesse il pegno e diventasse proprietario del Milan?
"Nel momento in cui Elliott diventasse azionista al 100%, potrebbe convertire il credito che lui avanza nei confronti del Milan, liberando il club di un fardello e rendendola più appetibile sul mercato. Tutto questo, nell'arco di 18-24 mesi potrebbe portare il Milan di nuovo in vendita. Anche perchè Elliott è un fondo attivista, lo stiamo vedendo in tutte le partite che ha fatto, come in Hyundai, ma anche in Telecom. Entra nelle aziende con quote minime, 'rompe le scatole' affinchè che il valore delle azioni salga, perchè si crea una spaccatura all'interno del management. Questo genera attenzione sul mercato e loro guadagnano sull'aumento del prezzo".