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Partum: "Milik un affare, è un '9+'. Piatek? 30 gol non si segnano per caso..."

ESCLUSIVA MN - Partum: "Milik un affare, è un '9+'. Piatek? 30 gol non si segnano per caso..."MilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 7 aprile 2020, 20:00ESCLUSIVE MN
di Matteo Calcagni

Antoni Partum, giornalista polacco di Sport.pl, è stato intervistato in esclusiva da MilanNews.it per parlare in maniera approfondita di Arkadiusz Milik, attaccante del Napoli insistemente accostato ai rossoneri in questi giorni. Con Partum abbiamo trattato anche il tema Piatek: è stata l'occasione per provare a spiegare i motivi della discesa del Pistolero che ha portato alla sua cessione all'Hertha Berlino.

In queste ore il nome di Milik continua ad essere accostato al Milan, può essere un trasferimento possibile?

"Milik probabilmente lascerà Napoli in estate. Se dovesse restare in Italia, il Milan ad oggi sembrerebbe l'opzione più plausibile. Sicuramente più della Juventus, che ha come priorità Mauro Icardi".

Sarebbe l'attaccante giusto per il rossoneri?

"E' un'idea interessante. Milik è valutato intorno ai 35-40 milioni di euro, ma il suo contratto scadrà nel 2021 e non sappiamo ancora quanto la pandemia Coronavirus influirà sui budget dei club, quindi il Milan potrebbe spendere anche meno. Trenta milioni per Milik è un investimento ragionevole ed anche una buona opportunità. Da un lato Milik spesso ha infortuni e spreca spesso delle buone occasioni, ma dall'altro, dopo due gravi infortuni al ginocchio, è stato in grado di tornare alla forma migliore. Ha 26 anni, quindi sarebbe in linea con la linea giovane del Milan. Allo stesso tempo sarebbe uno dei giocatori di maggior esperienza della rosa. Tutto fa credere che dovrebbe giocare di più che al Napoli, in questo modo l'offerta del club rossonero potrebbe essere più attraente. Ogni anno il Milan subisce dei cambiamenti drastici che spesso si contraddicono l'un l'altro, tuttavia il club sta lentamente andando avanti. A sua volta il Napoli cambierà tanto in estate: dei cambiamenti che potrebbero causare delle difficoltà nella prossima stagione. Forse è il momento giusto per Milik per cambiare club".

A livello tecnico cosa potrebbe dare al Milan?

"Milik per me non è il classico numero "9". Secondo me è una sorta di "9+", qualcosa tra il centravanti e il trequartista. Il paradosso è che per Milik è più facile segnare quando tira dalla distanza. Credo che possa rendere al meglio in coppia con un altro attaccante. Sa calciare dalla distanza, ma sa anche verticalizzare e duettare con i compagni. In Nazionale gioca alla grande insieme a Lewandowski quando quest'ultimo sta vicino alla porta avversaria. Milik non è il classico killer d'area di rigore. Al Napoli ha segnato 46 reti in 109 partite, che è un ottimo risultato se consideriamo che non ha giocato sempre. Inoltre non ci sono tanti buoni attaccanti sul mercato. In Serie A ci sono pochi centravanti migliori di Milik, ma nessuno di loro verrà ceduto (Ronaldo, Lukaku, Lautaro, Immobille), oppure sono troppo costosi per il Milan (Belotti, Zapata), quindi l'attaccante del Napoli sembra una buona soluzione".

Quindi Milik potrebbe rendere meglio rispetto a Piatek?

"Senza infortuni Milik potrebbe facilmente segnare più gol rispetto alla stagione 2018/19, quando chiuse con 17 reti. Piatek è reduce da un'annata deludente, tanto che in Polonia è subentrato il dubbio: Piatek è stato una meteora? Al momento Milik è in una posizione più solida. Tuttavia io credo ancora in Piatek. Puoi segnare 15 gol per caso ma non 30, come l'anno scorso".

Passando al Pistolero, cosa è andato storto nell'ultima stagione? Lo scorso anno è stato fantastico...

"All'inizio della stagione, come ha detto nelle interviste, si sentiva male a livello fisico e inoltre il Milan giocava molto male in attacco, faticava tanto a creare occasioni. Successivamente, a mio parere, i problemi sono stati anche psicologici. Un caso simile a quello di Alvaro Morata. Non dimentichiamoci poi che in meno di due anni Piatek ha avuto otto allenatori (Ballardini, Juric, Prandelli, Gattuso, Giampaolo, Pioli, Klinsmann, Nouri). Probabilmente non c'è un giocatore al mondo che ha avuto così tanti tecnici in un periodo così breve. E' difficile rendere al meglio perché ogni allenatore richiede cose diverse. Credo comunque che Piatek tornerà in pista, anche se l'Hertha non sembra un club molto forte".