esclusiva mn

Passerini: "Milan, finalmente la rivoluzione. Suso impresentabile"

ESCLUSIVA MN - Passerini: "Milan, finalmente la rivoluzione. Suso impresentabile"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 10 gennaio 2020, 17:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Sabato il Milan scenderà in campo a Cagliari, ma le dinamiche del calciomercato stanno tenendo banco sia in entrata che in uscita. Per provare a fare chiarezza, la redazione di MilanNews.it ha contattato Carlos Passerini, firma del Corriere della Sera.

Partiti Caldara e Borini, con Reina, Rodriguez, Rebic e Piatek con la valigia in mano: come giudica le tempistiche di questa rivoluzione in casa rossonera?
"E' una rivoluzione inevitabile, anche se tardiva. Probabilmente andava fatta mesi fa e non adesso. A metà stagione non sarà facile, però è una rivoluzione che ci voleva. Ci sono troppi giocatori in questo Milan che hanno già dato quello che potevano dare o, forse, non hanno dato quello che potevano dare. Per molti di loro credo che sia ora di prendere coscienza che a questo Milan non abbiano più niente da offrire".

Dopo Ibrahimovic, si tornerà alla linea giovane oppure l'acquisto dello svedese aprirà la strada a nuovi ingressi di esperienza già a gennaio?
"Credo stia passando la linea del rafforzamento anagrafico della squadra. Ibra è uno, ma se dovesse arrivare Kjaer in difesa, si proseguirebbe con la politica dei giocatori di esperienza. Sarebbe chiaro che il Milan stia cercando di consolidare questa squadra là dove questa squadra ha palesato di avere dei problemi, ovvero a livello di maturità, di carattere e di esperienza. Probabilmente è stato troppo ambizioso il progetto estivo, ovvero credere di essere competitivo con una squadra formata solo da giovani. Anche lo stesso Politano, che mi sembra un obiettivo concreto, è un giocatore che ha già diversi campionati alle spalle".

L'arrivo di Politano, il cui ruolo naturale è quello di esterno destra in un 4-3-3, come si sposerebbe con il modulo a due punte verso cui sembra virare Pioli?
"Non è assurdo nemmeno vedere Politano a centrocampo a sinistra o come seconda punta: è un giocatore più versatile di quello che si pensa ed è diverso da Suso, che può giocare solo come ala destra. Politano forse ha meno talento puro di Suso, ma è un giocatore più adattabile. E' un profilo che ci sta in questo momento e ha ciò che serve al Milan in termini di esperienza".

Volge verso la fine anche la storia, durata solo un anno, tra Piatek e il Milan?
"Credo che andrà via da gennaio e penso che sia una buona soluzione per entrambi. Gli attaccanti vivono di momenti, di onda: l'onda di Piatek lo ha travolto. Un anno fa lo ha fatto decollare, mentre quest'anno la stagione è iniziata malissimo e un'annata cominciata così negativamente, può difficilmente svoltare a campionato in corso. Lo stesso Piatek stia cambiando un po' idea: inizialmente voleva giocarsi le proprie chance, ma negli ultimi giorni sta iniziando ad aprire all'idea di andare a giocare da un'altra parte".

Nelle prove di formazione in vista della gara contro il Cagliari, Pioli avrebbe provato Castillejo e Calhanoglu come esterni di centrocampo al posto di Suso e Bonaventura: la sorprenderebbero queste scelte?
"Non mi sorprendono entrambe le scelte e credo che siano di buon senso. Suso è impresentabile, sarebbe stato controproducente anche per il giocatore stesso riproporlo dopo la spaventosa prestazione contro la Sampdoria. Castillejo ha parecchi limiti, ma è un giocatore che quando è stato ripescato in questi due anni in situazioni di emergenza a volte ha sorpreso in positivo. Ha dei numeri, ha una tecnica non banale e ci sta dargli una chance, anche perchè può mettere in mezzo qualche cross che possono sfruttare le due punte. Per Bonaventura il discorso non è troppo diverso che quello su Suso: è un giocatore che quando è rientrato ha fatto bene all'inizio, ma da qualche partita sta mostrando la corda, dovuta al lungo stop. Bonaventura sta risentendo dell'accelerata che ha fatto per rientrare e delle prime partite buone che ha fatto, soprattutto nel trittico Napoli-Parma-Bologna. Non avrebbe senso insistere su di lui, perchè è un problema di condizione".