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Pellegatti: "Leo e Maldini hanno conciliato qualità e quantità. Operazione Caldara grande dimostrazione di forza. Higuain tra i migliori tre centravanti mondiali"

ESCLUSIVA MN - Pellegatti: "Leo e Maldini hanno conciliato qualità e quantità. Operazione Caldara grande dimostrazione di forza. Higuain tra i migliori tre centravanti mondiali"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 19 agosto 2018, 18:00ESCLUSIVE MN
di Fabio Anelli
fonte Intervista di Fabio Anelli

Si è conclusa venerdì la sessione estiva di calciomercato in cui il Milan, sotto la gestione di Leonardo e Maldini, si è rinforzato, finalizzando acquisti di giocatori d’esperienza, primi fra tutti Higuain e, prima, Reina, e di prospettiva, quali Castillejo e Halilovic. Per commentare le mosse sul mercato del club rossonero, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva il giornalista Carlo Pellegatti.

Si potrebbe dire che il mercato del Milan sia durato 20 giorni, dal cambio di proprietà e dall’insediamento di Leonardo prima e Maldini poi. A suo parere, come si sono mossi i due dirigenti?

“Direi che si sono mossi molto bene perché sono riusciti a conciliare quantità e qualità. Soprattutto qualità per quello che sono i giocatori inseriti e quantità perché hanno colmato tutte le lacune della rosa e hanno seguito i dettami anche tecnici di Gattuso”

Higuain e Caldara sono stati i primi grandi colpi, quale può essere il valore mediatico e tecnico di questi due acquisti?

“A livello mediatico interessa relativamente perché il Milan è già una squadra ai massimi livelli per quanto riguarda questo discorso. Direi che riguardano un ruolo, il centravanti, importante per il Milan perché nella scorsa stagione l’attacco aveva, nonostante le belle prestazioni di Cutrone, non aveva regalato le emozioni e i risultati che i tifosi volevano. Quindi, è arrivato Higuain, che io considero uno tra i tre attaccanti più forti d’area del mondo insieme a Ronaldo e Kean. Il Milan ha messo in rosa uno dei grandi fuoriclasse del calcio mondiale. Per quanto riguarda Caldara, è stata molto forte e orgogliosa la posizione di Leonardo che ha detto ‘volete Bonucci, bene: noi lo diamo solo in cambio di Caldara oltre che di Higuain’. Mi è sembrata una posizione molto forte e mi ha regalato le stesse lontanissime emozioni di quando il Milan puntò a Donadoni e riuscì poi ad acquistarlo più di trent’anni fa. È stata una dimostrazione di forza, una delle cose più belle di questa estate: oltre al discorso tecnico, anche l’orgoglio dimostrato da Leonardo, e poi nelle altre trattative anche da Maldini. Il Milan che è tornato a dare la sua voce importante di squadra tra le più blasonate e famose al mondo”.

Il mercato condotto dal Milan è stato a più riprese descritto come intelligente, in quanto si è lavorato sulle coppie per fornire alternative a Gattuso. Un mercato, quindi, diverso da quello dell’anno scorso in cui si è puntato ad ampliare la rosa. È d’accordo?

“Direi che sono stati due mercati molto importanti per il Milan. Non rinnego lo sforzo e il lavoro effettuato da Mirabelli che ha praticamente colmato tutte le lacune che il Milan, soprattutto a livello di qualità, aveva mostrato nelle annate precedenti. È stata, quella dell’anno scorso, una campagna acquisti ambiziosa. Il Milan ha messo le basi sulle quali Leonardo e Maldini hanno lavorato. La squadra forte di quest’anno è indubbiamente figlio del miglioramento totale della rosa dell’anno scorso. Anche se qualche acquisto non ha risposto ma quando si effettuano tante operazioni in entrata non si possono indovinarne dieci su dieci”.

Parlando invece di Bakayoko, è apparso decisivo al Monaco e in difficoltà al Chelsea. Come lo vede al Milan, può rilanciarsi?

“Il livello della Premier League è importante, sia tecnicamente che a livello di intensità. Sono convinto che Bakayoko nel campionato italiano possa fare benissimo perché le metodologie di Conte sono particolari e magari non tutti i giocatori riescono a seguirle. Può capitare che un giocatore abbia qualche difficoltà. Bakayoko è uno dei giocatori sui quali il Milan punta di più in questa stagione. Attenzione però anche a Castillejo. I primi commenti, anche da parte di Maldini e di chi lo osserva in allenamento, sono molto positivi. Inoltre, mi dicono che negli ultimi allenamenti, un giocatore che era sottovalutato, che ho visto e non mi ha fatto impazzire nelle prime uscite ma mi dicono in costante e sorprendente miglioramento, viste le ultime annate, è Halilovic. Attenzione, quindi, ad Alen Halilovic”

In uscita, invece, come si è mosso il Milan?

“In uscita è stato un mercato intelligente: per un giocatore entrato è uscito un giocatore. Si è liberato di giocatori che purtroppo facevano solo numero e potevano creare qualche problema a Gattuso. Non tanto a livello di serietà di allenamenti ma di numero. Parlo, per esempio, di Vergara e altri giocatori. Anche in questo caso, serve essere bravi anche a vendere, non solo a comprare. Il Milan, anche con qualche sacrificio, non poteva tenere Gabriel e l’ha venduto. Anche sotto questo aspetto, un bel Milan e una bella estate”

In conclusione, a cosa può puntare questo Milan?

“Io sono abituato da tanti anni, come i tifosi del Milan, a puntare al vertice. Quando il Milan parte per il campionato, punta a vincere lo Scudetto e l’Europa League. Questo deve essere sempre l’obiettivo. Poi, in base alle forze delle squadre e alla caratura degli avversari non sempre si raggiunge, come purtroppo in questi anni. Il Milan però deve sempre puntare allo Scudetto, deve sempre puntare all’Europa League, deve sempre puntare alla Coppa Italia. È la storia del Milan che lo impone”