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Raimondi: “Riscatto Bakayoko? Decisivo Fabregas, ecco tutti i dettagli. Su Ibra e Cahill…”

ESCLUSIVA MN - Raimondi: “Riscatto Bakayoko? Decisivo Fabregas, ecco tutti i dettagli. Su Ibra e Cahill…”MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 4 dicembre 2018, 16:30ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna
fonte Intervista di Daniele Castagna

Nel cuore della settimana, a metà tra Milan-Parma e Milan-Torino, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Claudio Raimondi. Con l'inviato di Sport Mediaset sul Milan abbiamo trattato tutti i temi dell'attualità rossonera, dal successo contro gli emiliani ai possibili rinforzi del prossimo mercato di gennaio.

Partiamo dal successo con il Parma, tre punti strappati con la forza del gruppo. Tra emergenza ed infortuni, è questo il segreto del Milan di Gattuso?
Sì, indubbiamente. Rino è stato un maestro nel trasmettere alla squadra il suo stile e la sua anima da combattente. Si vede che il messaggio è stato percepito. Forse ci voleva uno scossone, o una situazione di assoluta emergenza, per tirare fuori il carattere di alcuni che ancora non era emerso nelle primissime giornate di campionato. Paradossalmente, la raffica di assenze è servita per fortificare il carattere, consolidare la capacità di soffrire e tenere mentalmente in difesa. In più, se posso aggiungere, mi sembra una squadra viva fisicamente parlando, che corre e scatta, quindi sta anche bene a livello atletico. Mi sembra un lavoro perfetto di Gattuso e il suo staff”.

Ora a San Siro arriverà un Torino lanciatissimo, presente nelle zone nobili di classifica e con accese speranze europee. Che tipo di match si attende?
Con gli attaccanti a disposizione di Mazzarri, è necessario che la difesa del Milan stia in grossa allerta per tutti i novanta minuti. Sposterei però il focus della gara sul rientro di Higuaín, chissà che queste voci di Ibra non possano stimolarlo ulteriormente a brillare. Mi aspetto una grande prova dall’argentino, più che Milan-Torino voglio proprio vedere una prestazione top del Pipita che credo desideri riprendersi la scena. Poi occhio al fattore casalingo, non è più una passeggiata giocare a San Siro per gli avversari. Quando il Diavolo è davanti ai propri tifosi, lo stadio diventa un fortino”.

Chi ha saputo raccogliere sempre più applausi proprio dall’universo rossonero è Bakayoko. Si aspettava una simile crescita? Lo riscatterebbe a fine stagione?
Aveva ragione Gattuso, su tutto. Noi della categoria, anche con qualche preconcetto, avevamo subito giudicato male il ragazzo fin dalla primissima apparizione al Milan. Le prestazioni iniziali erano flop, non si discute, ma bastava ascoltare Rino per capire come fosse a causa di problemi di ambientamento, incomprensioni linguistiche ed adattamento ad un nuovo campionato. Evidentemente, raccogliere l’eredità dell’assente Biglia è stata la chiave nel processo di accelerazione della crescita, perché si è capito subito come potesse essere importante per il centrocampo. È uscita tutta la sua attitudine, la leadership della mediana. Anche perché è raro che il Chelsea spenda tutti quei soldi per prelevarlo dal Monaco senza reali motivazioni. Scarso non lo è e non lo è mai stato, solo c’erano problemi di adattamento ben superati. Lo ripeto, abbiamo sbagliato tutti con giudizi affrettati. E attenzione al riscatto, perché è il passaggio decisivo per arrivare a Fabregas…”.

Prego, prosegua pure.
Due operazioni profondamente legate in questo dialogo aperto e continuo tra Milan e Chelsea. Qualora i Blues dovessero insistere nel richiedere un indennizzo per Fabregas, la trattativa vivrà un momento di impantanamento perché il Diavolo non vuole pagare 10 milioni per lo spagnolo. Quel che è certo è che tra poco le parti si troveranno intorno ad un tavolo per trattare, dopo i primi approcci fatti da Leonardo, per definire maggiormente tutta la situazione. Se il Milan volesse trasformare il diritto di riscatto di Bakayoko in obbligo, a quel punto sì che i londinesi potrebbero inserire sia Fabregas che Cahill, Christensen più difficile, nell’operazione con formule leggere. Tipo un prestito o un trasferimento con esborsi vicini allo zero per agevolare Casa Milan. Per avere però la certezza che i rossoneri riscattino il francese, serve aspettare la sentenza UEFA che diventa fondamentale per tutti i piani di Leonardo e Maldini. Altrimenti il club non può garantire nessun impegno formale di obbligo di riscatto di Bakayoko al Chelsea. Logicamente non può esporsi prima di avere una certezza”.

Chiudiamo la nostra chiacchierata restando in tema mercato. Oltre a Paquetá, il Milan aggiungerà un rinforzo per reparto?
Molto semplicemente, andando per ordine, in difesa serve un intervento minimal, leggerissimo. Quello che tornerà più tardi sarà Mattia Caldara, mentre Romagnoli e Musacchio presto saranno nuovamente in campo a difendere Donnarumma. Zapata sta dimostrando la sua affidabilità, va detto, così come Abate in questo nuovo ruolo da centrale. Quindi l’acquisto per la retroguardia sarà un nome ‘da occasione’ e sempre guardando al Chelsea potrebbe essere Cahill, più di Christensen. Sarri ha posto il veto sul difensore danese, mentre il nazionale inglese è fuori dalle idee del tecnico. Nella situazione contrattuale del ragazzo, scadenza a giugno, il Chelsea potrebbe inserirlo nell’affare Bakayoko, come già spiegato in precedenza, e lui sei mesi al Milan li accetterebbe di buon grado, pur consapevole di non partire titolare con Gattuso. Riassumendo, per la difesa non sono previsti stravolgimenti. Ma arrivo anche a dire che, vista la crescita di Abate, si potrebbe anche non fare innesti, dipenderà dai recuperi, ma lo sbarco di un difensore non è una priorità”.

Discorso diverso per il centrocampo.
In mediana, il preferito è Fabregas ma c’è questo discorso già analizzato dell’indennizzo. Tutto dipende dalla chiacchierata per il riscatto di Bakayoko e dalla risposta della UEFA. L’alternativa è italiana e porta a Stefano Sensi, regista del Sassuolo. Con l’entourage dell’azzurro c’è già un mezzo accordo di massima, mentre il club neroverde cerca di capire le eventuali mosse del Milan, basate su un acquisto del cartellino o di un prestito a seconda delle limitazioni UEFA”.

Terzo ed ultimo punto, l’attacco. Si attende solo Ibrahimovic?
Per Zlatan è tutto fatto dal punto di vista contrattuale. L’accordo tra svedese e Milan è sulla base di sei mesi, ora inizia il gioco delle parti tra l’attaccante ed i Los Angeles Galaxy. Ibra aspetta che il team americano, tra i virgolette, gli dica che non c’è più spazio per lui nella prossima stagione, che non potranno permettersi un simile trattamento economico da star. Non appena ci sarà questo confronto, Zlatan verrà accontentato senza passare da traditore agli occhi dei tifosi dei Galaxy, facendo filtrare il concetto che sia stato il club a dargli il via libera per lo sbarco a Milano”.