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Repice: "Mandzukic ti cambia la vita. Non credevo in Calhanoglu, mi ha smentito clamorosamente"

ESCLUSIVA MN - Repice: "Mandzukic ti cambia la vita. Non credevo in Calhanoglu, mi ha smentito clamorosamente"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 10 febbraio 2021, 16:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Andrigo

Per commentare il momento del Milan e i suoi protagonisti, la redazione di MilanNews.it ha intervistato Francesco Repice, giornalista di Radio Rai. Ecco le sue parole: 

Pioli e il suo lavoro sono ormai elogiati da tutti quando quasi un anno fa il suo destino sembrava segnato. In che cosa, secondo lei, è stato più bravo l'allenatore emiliano: dal punto di vista tattico concentrandosi sempre sul 4-2-3-1 o dal punto di vista mentale?

"Alle tattiche e ai moduli credo poco, sopratutto all'interno dello spogliatoio. Pioli ha fatto un lavoro di campo e dell'addestramento di campo lontano da numeri e formule. Si tratta di saper muovere il pallone nel modo giusto, di riempire lo spazio e di muoversi in armonia e velocemente. Il Milan lo fa con i giocatori giusti ovvero una spina dorsale forte formata da un portiere, un difensore, un centrocampista e un attaccante. Pioli, almeno in due ruoli di questi quattro, può contare su autentici fuoriclasse e questo porta a grandi risultati"

Alla luce dei risultati ottenuti e del gioco espresso dal Milan, a che cosa possono puntare i rossoneri nelle competizioni in cui è ancora in gioco, quindi campionato e Europa League?

"A vincerle. Il Milan è ai sedicesimi dell'Europa League, in campionato è primo meritamente. Allo scudetto inizialmente non credevo ma ora bisogna realizzare che la squadra di Pioli può e deve combattere per il campionato. La cultura della sconfitta appartiene altri, ovvero che il quarto posto è una vittoria. Questo è solo un risultato finanziario perchè il Milan ha dimostrato di poter ambire a ben altri risultati"

Recentemente sono arrivati gli elogi di Sabatini a Massara, un dirigente che probabilmente passa in secondo piano di fronte ad altri protagonisti. Può essere considerato tra gli autori del cambio di passo del Milan?

"Massara è un figlioccio di Sabatini quindi è ovvio che dica queste cose. Ricky è universalmente riconosciuto come uno dei migliori nel suo ruolo. Il Milan, prima di confermarlo, ha rischiato situazioni esotiche come Rangnick ma poi ha ritrovato forza e capacità nelle qualità del dirigente ex Roma"

La conferma di Massara è stata conseguente a quella di Maldini. Si aspettava che potesse ricoprire il ruolo di dirigente in maniera così proficua?

"Sì assolutamente. L'ho conosciuto da calciatore e l'ho frequentato professionalmente e si vedeva una figura che trasudava calcio. Non capisco chi possa sapere più di pallone di Maldini. E' un uomo intelligentissimo ed è un fenomeno"

Tra i colpi scelti da Maldini vi è Mandzukic. Che cosa può portare alla piazza rossonera?

"Molti colleghi mi prendono in giro ma io pensavo che il Mandzukic della Juventus meritasse di vincere il pallone d'oro ogni anno. E' uno di quei calciatori che ti cambiano la vita. Può giocare a fianco di Ibrahimovic e da esterno. Ha personalità, carattere, forza ed è abituato a grandi palcoscenici. Mandzukic può portare punti e mentalità vincente che non sono fattori secondari"

Sono tanti i calciatori cresciuti in questa stagione al Milan. Qual'è il giocatore che l'ha stupita maggiormente?

"Dico Calhanoglu. Devo fare mea culpa perchè non ho mai creduto nelle sue capacità. Non mi sembrava un giocatore adatto al Milan ma ha dimostrato grandissime qualità. Ho sbagliato clamorosamente perchè è un calciatore con i fiocchi ed è cresciuto tantissimo in personalità e in soluzioni di gioco. Si è caricato la squadra sulle spalle e gli ha dato idee e inventiva. Grandi meriti sicuramente vanno a Ibrahimovic che gli ha permesso di crescere tantissimo