..."Mercato chiuso" e fari spenti: il diavolo pesca nell'ombra

..."Mercato chiuso" e fari spenti: il diavolo pesca nell'ombra MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 5 luglio 2012, 20:45Focus On...
di Emiliano Cuppone

Le parole di Adriano Galliani sono state dirette, secche, all’apparenza inappellabili: “Mercato chiuso”.
Quello che ne deriva, però, è la consapevolezza che così non possa essere. Siamo solo ai primi giorni di Luglio, il mercato del diavolo non può essere chiuso, gli affari veri si fanno in agosto, solitamente verso la fine del mese, quando la bandiera a scacchi s’inizia ad intravedere o addirittura quand’è lì pronta a sventolare sotto al naso (Nocerino docet). Lo stesso Mauro Tassotti, uomo esperto e sincero, ha sconfessato le parole dell’ad rossonero, confermando che qualcosa si muoverà, magari su quell’asse mancino che da tanti anni è un nodo da sciogliere in casa Milan.
Il numero due di via Turati continua ad affermare che a centrocampo siamo già coperti, almeno numericamente, dopo il rinnovo di Flamini. La constatazione, però, cozza con quanto affermato poco tempo fa circa la volontà di acquistare un mediano da piazzare davanti alla difesa, per intenderci un nuovo Van Bommel.

Vero che Galliani ne parlò quando Flamini non aveva ancora rinnovato e sembrava destinato a lasciare Milanello, ma è altrettanto vero che il transalpino non ricopre quel ruolo, dunque che qualcosa bolle in pentola e che il diavolo saprà muoversi per coprire almeno quella falla della rosa di Allegri.
Il mercato chiuso a parole in Luglio è una costante del Milan degli ultimi anni, i vertici rossoneri lo ripetono ogni estate, lo fecero all’infinito anche in quel 2010 che in coda ci riservò fuochi d’artificio meravigliosi. Altro non è che una tattica, forse anche abbastanza scontata, che pone il Milan in una posizione di forza con gli interlocutori, utilizzata per smorzare le voci di mercato, per spegnere i riflettori sugli spostamenti di Galliani e soci.
L’ad rossonero adora lavorare nell’ombra, è il modus operandi che predilige, quando si sbottona e si pone in primo piano quasi mai le operazioni vanno a buon fine (ricordate gli affari Tevez, Pato e Thiago Silva vero?). Tutti i grandi acquisti del Milan nelle ultime stagioni sono arrivati di soppiatto, nessun clamore prematuro, nessun titolo sui giornali, sino a quando Galliani non indossa la consueta cravatta gialla e si muove direttamente, continuando a negare fino alla morte (della trattativa s’intende, che giunge con la firma e l’ufficialità sul sito rossonero), seppur consapevole di avere già l’accordo in tasca.
Attendiamo fiduciosi, quantomeno un mediano, si spera di una levatura importante (l’atteggiamento di Galliani, quello delle grandi occasioni, sembra andare in questo senso), monitorando altre possibilità legate al terzino sinistro ed a quello spiraglio (che a sensazione sembra essere qualcosa in più) legato a Julio Cesar per la porta.
Il Milan naviga a fari spenti nel mare del mercato, nella rete del diavolo qualcosa cadrà, vedremo se si tratterà di “pesci grossi” o di nuovi Nocerino da cogliere e valorizzare, la pesca, si sa, è sport per gente che sa pazientare.