LA LETTERA DEL TIFOSO: "A.A.A. cercarsi traversone" di Marco

Cara redazione,
avevo già scritto alcune settimane fa poco prima dell'approdo in rossonero di Van Bommel, ma dopo la opaca (eufemismo) prestazione contro un Genoa lontano dai suoi giorni migliori, ho ritenuto giusto stendere qualche altra riga.
Inutile dire come il Milan del 2011 sia soltanto un lontano (e brutto) parente della squadra che ho ammirato nella prima parte di campionato. Sicuramente molte potrebbero essere le spiegazioni: gli infortuni hanno inevitabilmente dimezzato la rosa disponibile, ma la sensazione che ho avuto è che l'equilibrio tattico che si era faticosamente raggiunto sia improvvisamente venuto meno. L'infortunio di Pato aveva dato il via al Milan dei mediani, con Boateng dietro ai soli Ibra e Robinho: una squadra muscolare, in grado di segnare e prendere pochi gol, unita e compatta, sempre pronta a pressare l'avversario, impedendo di ripartire e in grado di servirsi del pressing per costruire azioni da gol.
E' quindi arrivato gennaio, e con esso sono cominciati i problemi: Boateng si è infortunato privando il centrocampo di una pedina importantissima, e il suo sostituto, Seedorf, non ha garantito altrettanta affidabilità; Pato è rientrato dall'infortunio, obbligando Allegri a trovargli in mezzo al campo una posizione in grado di convivere con Ibra e Binho; è arrivato anche Cassano a creare problemi di abbondanza. Se uno gioca l'altro stai in panchina, si perde continuità e la squadra ha meno punti di riferimento nel reparto d'attacco. La squadra ha perso compattezza, ha smesso di pressare, e tutto il gioco ne ha in generale risentito.
Nella partita contro il Genoa ho inoltre assistito ad un fenomeno che, in una squadra dotata tatticamente come la nostra, non vorrei mai constatare: la ricerca ossessiva del lancio lungo. Pur essendogli grato per tutto quello che ha dato alla casa rossonera, penso (ma noto che è opinione discretamente diffusa presso la tifoseria) che Oddo non possa essere un'alternativa affidabile per una squadra che punta in alto. In una partita delicata come quella di Genova, in cui più che mai sarebbe servita la spinta dei terzini in grado di aprire una difesa chiusa come quella di Marassi, non è piovuto in area di rigore un solo traversone accettabile; e non si contano le volte in cui si è rinunciato a costruire il gioco tramite il centrocampo, preferendo giocare palla alta e lunga passando per i suoi piedi, con esiti prevedibili. Resta inoltre un mistero perchè si preferisca schierare sulla fascia destra Bonera, acciaccato e in una posizione non sua, piuttosto che dare una chance al giovane Didac.
Un'ultima citazione per van Bommel, contro l'acquisto del quale mi ero già pronunciato: 2 partite in serie A = un'espulsione + un rimpallo-gol.
Forza Milan, cerca di recuperare l'identità perduta.
Marco

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