Gasperini: "Ho avuto il Coronavirus, pensavo alla morte. Ripartire non è amorale"

Gasperini: "Ho avuto il Coronavirus, pensavo alla morte. Ripartire non è amorale"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 31 maggio 2020, 15:30Le Interviste
di Pietro Andrigo

Intervenuto ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', l'allenatore dell'Atalanta ha parlato della sua esperienza con il coronavirus e della ripartenza della Serie A. Queste le sue parole: "Il giorno prima della partita di Valencia stavo male, il pomeriggio della partita peggio. In panchina non avevo una bella faccia. Era il 10 marzo. Le due notti successive a Zingonia ho dormito poco. Non avevo la febbre, ma mi sentivo a pezzi come se l’avessi avuta a 40. Ogni due minuti passava un’ambulanza. Lì vicino c’è un ospedale. Sembrava di essere in guerra. Di notte pensavo: se vado lì dentro, cosa mi succede? Non posso andarmene ora, ho tante cosa da fare... Lo dicevo scherzando, per esorcizzare. Ma lo pensavo davvero."

Sulla ripartenza: "Qualcuno considera “amorale” ripartire. Io ho visto gente cantare sui balconi d’Italia mentre Bergamo caricava sui camion le proprie bare. Non l’ho considerato “amorale”. L’ho considerata una reazione istintiva, un tentativo di aggrapparsi alla vita, di reagire. L’Atalanta può aiutare Bergamo a ripartire, nel rispetto del dolore e dei lutti. Ci vorrà tempo per la gioia in piazza e all’aeroporto, ma i bergamaschi sono brace sotto la cenere. Piano piano tornerà tutto".