Boban, ds, Giampaolo: così nasce il Milan di Gazidis-Maldini
Un organigramma ben definito. Chiaro e verticale, che lavori in concerto. Questo vuole Ivan Gazidis, questo il binario tracciato dalla famiglia Singer. Un Milan gerarchico ma organico, dove i ruoli siano chiari sin da subito. E dove non manchi nessuna casella o tassello del domino. Per questo slitta l'annuncio di Marco Giampaolo come nuovo allenatore: l'accordo con la guida della Sampdoria è totale, c'è il suo placet, è pronto a liberarsi dalla Sampdoria dietro indennizzo ma Gazidis vuole prima definire i ruoli dirigenziali per poi rispettare uno scadenzario che culminerà nel breve termine con l'annuncio dell'allenatore.
Boban, Tare e gli altri Insieme a Paolo Maldini, sempre più direttore dell'area tecnica del club, dunque tramite tra squadra, allenatore e dirigenza, il Milan vuole definire presto l'arrivo di Zvonimir Boban dalla FIFA. Gianni Infantino vorrebbe trattenerlo ma il croato è chiaro: gradisce un ruolo di responsabilità e di forte rappresentanza in rossonero. Su Igli Tare è da vincere la resistenza di Claudio Lotito e gli ultimi dubbi del ds albanese. L'alternativa? Frederic Massara, fresco di rescissione dalla Roma, è un'idea, Riccardo Bigon del Bologna un'altra.
Poi l'allenatore Con Marco Giampaolo, come detto, è tutto definito. Lunedì non ci sarà nessun incontro tra Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, e Marco Giampaolo, in quanto quest'ultimo, come comunicato da settimane alla società e anche allo stesso numero uno blucerchiato, la prossima settimana sarà ancora in vacanza. Le parti, però, hanno già concordato una rescissione consensuale.
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