Calabria: "Kjaer è uno di quelli che parla alla squadra in modo calmo e intelligente"
Davide Calabria, ex capitano rossonero, è stato intervistato da Rivista Undici. Il terzino, che ora gioca al Panathinaikos di Rafa Benítez dopo una parentesi al Bologna, si apre come mai prima d’ora.
Chi era il tuo mentore al Milan?
"Forse è una cosa che mi è un po’ mancata. Sono entrato in prima squadra in un momento di confusione, i giocatori cambiavano ogni sei mesi, non c’era una base solida, nei primi quattro anni sono passate tre società diverse. Non c’è stata la possibilità di avere un mentore, anche se l’avrei voluto tanto avere. Una cosa che si sottovaluta, che ha detto anche Kjaer ultimamente e che condivido, è quella di avere persone che sappiano comunicare, persone sulle quali puoi contare, che abbiano esperienza e leadership, soprattutto silenziosa, quella che nel momento del bisogno ti aiuta ad emergere e riuscire a mantenere un gruppo solido per anni. Si tratta di un aspetto che i dati che vanno di moda oggi non possono vedere. Se si cambia di continuo non è detto che si trovi la direzione giusta. Bisogna capire anche le relazione in un gruppo, i legami che si creano e che ti fanno crescere, forse ancor prima del talento. Ecco, se dovessi scegliere che figura essere direi Simon Kjaer. È stato uno di quelli con cui mi sono trovato meglio negli ultimi anni: non è sulla bocca di tutti, non è mai sulle prime pagine, ma nello spogliatoio è uno di quelli che parla alla squadra, e nella maniera giusta, con calma ed intelligenza. Non gli interessava niente della parte pubblica, è sempre stato uno concreto. Così è come piace a me e come voglio essere".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2025 milannews.it - Tutti i diritti riservati
Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso ad A.C. Milan

