Caressa e il tempo effettivo nel calcio: "Non se ne può più fare a meno"
Intervistato questa mattina dai colleghi de Il Corriere dello Sport, il giornalista e telecronista di SkySport Fabio Caressa ha portato avanti una lotta personale, se così vorremmo definirla, contro i simulatori, il fallo sistematico ed a favore del tempo effettivo, perché a detta sua: "Gli spettatori ormai pagano per vedere soltanto un tempo. I tifosi e i giovani in particolare si stanno stancando di questo calcio dominato dalle continue interruzioni e pieno di zero a zero".
Tempo fa propose alcuni accorgimenti, come il tempo ridotto per superare la metà campo e il divieto di passare il pallone al portiere più di una volta se l’avversario non ha interrotto l’azione.
"Ne aggiungo un’altra, che poi sarebbe ovvia: ammonire se non si riprende subito il gioco. Le avete viste le scene degli arbitri che dicono “ora basta!” ai portieri che perdono volutamente tempo? C’è la regola degli 8 secondi per rimettere in gioco il pallone ma non la applica nessuno".
Il tempo effettivo è davvero la soluzione?
"Certamente, non se ne può più fare a meno. Il fatto che si giochi sempre di meno e che un anno fa, di questi tempi, si segnavano 5 gol in più a giornata dovrebbe far preoccupare tutti".

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