De Vecchi racconta: "Gabbia è arrivato da noi a 14 anni ed era una mezzala. Decidemmo di comune accordo di farlo diventare un centrale"
Walter De Vecchi, ex allenatore delle giovanili rossonere, si è così espresso a Radio Rossonera su Matteo Gabbia: “Nel calcio professionistico alla fine contano i tre punti. L’Inter ha fatto la partita e il Milan ha adottato un piano gara allegriano. Max l’ha pensata bene e fa parte della radiografia di questa squadra fatta all’Inizio dell’anno. Ha deciso di dare una compattezza difensiva importante e rigiocarsela con le caratteristiche dei giocatori in contro piede. Leao in quella posizione lì è una mossa geniale, Pulisic è bravissimo, si aggiunge Rabiot e i centrocampisti e diventa una squadra molto pericolosa. Tre punti linfa vitale anche per la classifica cortissima. L’Inter è una squadra molto forte lo testimonia il fatto che forse alla fine Maignan è stato il migliore in campo.
Allegri è passato dalla difesa a 4 a quella 3 con Gabbia fulcro che è cresciuto tantissimo, così come Tomori e Pavlovic. Mi dispiace sol oche non sia rimasto Thiaw che in questo momento a Newcastle sta facendo meraviglie. Però nel calcio ci sono altri giovani validi e va bene così. Gabbia è arrivato da noi a 14 anni ed era una mezzala. Decidemmo di comune accordo di farlo diventare un centrale perché era bravo ad impostare. Era molto forte nei colpi di testa ed è cresciuto strada facendo“.

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