“Generazione di fenomeni” – il confronto tra Jannik Sinner e la cavalcata del giovane Milan

“Generazione di fenomeni” – il confronto tra Jannik Sinner e la cavalcata del giovane MilanMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 2 aprile 2021, 16:05News
di Redazione MilanNews

Il mondo dello sport sta vivendo uno stravolgimento generazionale non indifferente. I grandi Messi, LeBron James, Federica Pellegrini o Roger Federer hanno ormai abbondantemente superato quota trent’anni, e piano piano si stanno dirigendo all’epilogo delle loro straordinarie carriere. Nel frattempo un consistente gruppo di teenager-fenomeni è pronto a subentrare. In particolare, nell’ultimo anno si è accaparrato più volte la prima pagina Jannik Sinner, tennista italiano nato nel 2001 in provincia di Bolzano. Il diciannovenne altoatesino è uno dei prospetti più importanti del tennis mondiale. Dopo aver raggiunto in terra parigina i quarti di finale del prestigioso torneo del Roland Garros, svoltosi a settembre, questo mercoledì ha conquistato il pass per le semifinali del Masters 1000 di Miami. E’ il più giovane italiano ad esserci riuscito. Il percorso di Sinner ricorda le ultime due annate del Milan, squadra per cui Jannik ha dichiarato di fare il tifo. “A Bordighera (sede dell’accademia di Riccardo Piatti suo allenatore, ndr), il mio compagno di stanza ero un milanista sfegatato e così mi sono appassionato“.

“NOI RAGAZZI DI OGGI”- Luis Miguel Ciò che accomuna il ragazzino nordico e la formazione rossonera è sicuramente l’energia tipica della giovane età. Il Diavolo non è formato solo da diciannovenni, ovviamente, ma nelle scelte della dirigenza milanista la linea verde è sicuramente dominante. La rosa rossonera, con 24 anni e 264 giorni di età media, è la terza più giovane d’Europa, dopo Stoccarda (24 anni e 215 giorni) e Nizza (24 anni e 16 giorni). E la squadra che Pioli ad inizio anno ha schierato contro lo Spezia aveva l’età media più bassa in Serie A dal 2004/05, con 22 anni e 287 giorni. Probabilmente è proprio questa spensieratezza che ha portato in alto il Milan nell’ultimo biennio, sull’onda dell’entusiasmo, fino a livelli quasi insperati. Un po’ come è successo a Sinner, che continua a collezionare record. L’altoatesino, però, dopo l’ultimo match ha ricordato ai giornalisti: “La pressione la sentono tutti, anche io, però mi aiuta a migliorare”. La giovane età non basta per fare bene.

“GLI IMMORTALI”- Jovanotti Ai quarti di finale del torneo di Miami, Sinner ha dovuto affrontare il suo alter ego, l’esatto opposto del suo modo di essere. Il russo naturalizzato kazako Aleksandr Bublik è una figura unica, un tennista fuori dalle righe, capace di colpi incredibili ma anche di scelte scriteriate, sempre con il sorriso sulle labbra: uno che indubbiamente vale il prezzo del biglietto. Sul cemento statunitense la sua stravaganza ha messo in più occasioni in difficoltà il metodico italiano, che si è trovato in svantaggio in entrambi i set. Con calma e ordine, Sinner è sempre uscito dalle situazioni complesse, rimontando il rivale e portando a casa la partita. Un copione che spesso e volentieri si è verificato sulla strada rossonera. Gli infortuni, il Covid ed un calendario sempre fitto hanno messo a dura prova la squadra di Pioli, che spesso si è trovata ad affrontare situazioni critiche da cui è uscita incredibilmente vincitrice. Un esempio per tutti: i 24 rigori della partita contro il Rio Ave. Questo Milan non muore mai, ha sempre lavorato con giudizio e, quando i più scettici dicevano che ormai tutto era finito, si è prontamente ripresentato da grande squadra. Sempre con calma e ordine. Nonostante tutto, oggi il Diavolo si trova ancora al secondo posto: “You are not human”, “Non sei umano” direbbe Bublik, come ha fatto con Sinner.

“HO CAMBIATO I PIANI”-Arisa Inutile dire che la crescita esponenziale ed improvvisa di questi giovani sportivi ha modificato i piani e gli obiettivi, sia a breve che a lungo termine. Il principale traguardo del Milan per quest’anno è sicuramente quello di tornare in Champions League, perché da sempre l’Europa è la vera casa del Diavolo. Sarebbe un traguardo incredibile, ma chissà che desideri forse irrealizzabili come lo Scudetto non possano diventare una lieta realtà. D’altra parte, i ragazzi di Pioli sono stati al comando per tante giornate, e punteranno a riprendersi la vetta della classifica. L’armata dell’Inter, formazione più esperta dei rossoneri, non è certamente imbattibile, anche se il vantaggio accumulato è importante. Anche Sinner, nelle semifinali a Miami, dovrà scontrarsi con un rivale più esperto come Roberto Bautista Agut, trentaduenne spagnolo che fino a 14 anni ha giocato a calcio, nelle giovanili del Villareal. Servirà un’impresa in entrambi i casi, ma l’augurio è che ancora una volta questi ragazzi straordinari riescano a sorprendere tutti.

Giovanni Picchi