Il piano del calcio per aiutare il Paese: per ogni tampone usato, cinque donati al territorio

Il calcio italiano come parte integrante del Paese, che lotta e si aiuta per rialzarsi dalla crisi legata alla diffusione del Coronavirus. È questa l’immagine che la FIGC ha tutta l’intenzione di trasmettere, dopo l’incontro di ieri col ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Emerge, a tal fine, anche un piano legato ai tamponi.
Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, infatti, i club starebbero valutando di acquistare e donare al territorio cinque tamponi per ogni test svolto sui propri tesserati. Un rapporto peraltro alzato rispetto alle idee iniziali: nella giornata di ieri si era dapprima parlato di 2 tamponi donati ogni 1 fatto, in serata il presidente Gravina avrebbe convinto le parti a fare ancora di più. Un modo di mandare un messaggio chiaro e di sciogliere uno dei tanti dubbi sulla ripartenza del calcio, in questo caso “etico”. Il protocollo stilato dalla FIGC, infatti, prevede un numero molto alto di tamponi per poter far riprendere l’attività calcistica. In un momento storico nel quale molti cittadini hanno difficoltà ad accedere ai test, diverse voci hanno criticato questo piano e questa necessità. Con una risposta del genere, invece, il calcio risponderebbe a queste osservazioni e si confermerebbe interessato a guidare e aiutare la società civile nel post Covid-19.

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