Italia ferma su stadi, Gravina: "Una delle nostre priorità"

(ANSA) - ROMA, 31 LUG - "Una delle nostre priorità è investire in maniera decisa nell'impiantistica, anche grazie al processo di candidatura per Euro 2032 che sta stimolando percorsi virtuosi in diverse città". Lo afferma il presidente della Figc, Gabriele Gravina, commentando i dati della 15/a edizione di ReportCalcio - il rapporto annuale sul calcio sviluppato dal Centro Studi federale in collaborazione con Arel e PwC Italia - che fotografano il grave ritardo del Paese: negli ultimi 18 anni, in Europa sono stati realizzati 226 nuovi impianti, in Italia se ne sono inaugurati solo sei (Juventus, Udinese, Frosinone, Albinoleffe, Suedtirol e Atalanta), incidendo per appena l'1% degli investimenti totali prodotti in Europa (25,3 mld). L'età media di inaugurazione degli impianti passa dai 56 anni della Serie A ai 74 della Serie B, la percentuale di posti coperti in Serie B e C si attesta tra il 49% e il 37%, per poi salire in Serie A al 77%, mentre nel solo 22% degli stadi della prima serie professionistica vengono utilizzati impianti con fonti rinnovabili di energia, e appena l'8% degli stadi non risulta di proprietà pubblica. Numeri, si sottolinea nel report, che testimoniano l'esigenza di nuovi investimenti, in quanto una nuova generazione di impiantistica sportiva in Italia potrebbe apportare un grande valore aggiunto non solo al settore calcio, ma anche all'intero Sistema Paese.
Si stima infatti che, che, laddove finalizzati, i 31 progetti di realizzazione di nuovi stadi in Italia attualmente in fase di programmazione o di effettiva realizzazione (820.000 posti a sedere) comporterebbero un investimento complessivo pari a 5,1 miliardi, con un impatto aggiuntivo sul PIL di 6,1 miliardi e la creazione di circa 80.000 posti di lavoro. Il moltiplicatore della spesa è pari a 1,21, mentre le entrate fiscali prodotte ammonterebbero ad oltre 1,8 miliardi. Inoltre, si stima un impatto positivo in termini di potenziale aumento dell'affluenza degli spettatori (+1,2 milioni) e di riflessi economici diretti (ticketing, spesa turistica e sponsorizzazioni, per un totale pari ad un incremento di 562 milioni). (ANSA).

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