Lecce, Camarda: "Milan seconda casa, ma darà il 100% per vincere alla seconda giornata. Ho fissato un obiettivo di gol"

Francesco Camarda, attaccante del Lecce in prestito dal Milan, ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione, iniziando dal suo ruolo: "Sono un numero nove, giocare in area di rigore è il mio pane quotidiano. Sto lavorando per migliorare anche fuori dall'area. Mi considero un lavoratore, punto ogni giorno a migliorarmi e ambisco a fare sempre meglio".
Che opportunità rappresenta Lecce? Può essere il trampolino per la Nazionale?
"Voglio sfruttare tutte le occasioni che potrò avere. La società mi ha dato tanta fiducia e voglio ripagarla, darò il massimo per questa piazza e per i tifosi. Il futuro dipenderà dal presente, quest'anno sono concentrato su me stesso, lavorerò tanto per migliorarmi e per la squadra, abbiamo un obiettivo e vogliamo raggiungerlo a tutti i costi".
Come ti senti alla luce del percorso che hai fatto finora?
"Sentire le statistiche fa piacere, ma i numeri sono frutto del lavoro di squadra. Un attaccante ha bisogno della squadra alle sue spalle, altrimenti non sarebbe così importante. Non sento la pressione, vivo tranquillo, non cambio mai atteggiamento".
Hai già parlato con il mister?
"Sì, anche con i compagni. Mi hanno accolto bene. Sto instaurando un buon rapporto con tutti. Col tempo diventeremo sempre più uniti".
Numero di maglia?
"Non l'ho ancora scelto, ne parleremo coi compagni a fine ritiro".
Un messaggio ai tifosi?
"Siate calorosi, daremo il massimo e cercheremo di farli gioire".
Hai ascoltato qualche consiglio prima di venire a Lecce?
"Prima di tutto la mia famiglia, mi hanno sempre seguito, ascolto sempre i loro consigli, hanno un valore inestimabile. Mi hanno dato consigli anche altre persone, dai mister ad altri compagni. La scelta di venire a Lecce l'ho presa io, con l'aiuto del mio procuratore. Il Lecce mi ha dato tanta fiducia, hanno mostrato subito il loro interesse, questo mi ha fatto piacere e mi ha dato lo sprint per venire qua".
Cosa vuoi vedere nei tuoi compagni di reparto?
"Non devo chiedere qualcosa in particolare, i miei compagni sono forti, poi in campo ci sono diverse situazioni, contano i principi del mister e le qualità. Chiedo solo che il gruppo sia unito e che si vada avanti sempre insieme".
Che ricordi hai di quel gol annullato in Champions?
"Quella serata è indimenticabile. Il fatto che il gol sia stato annullato mi dispiace ma mi ha dato la spinta a voler sempre di più".
La tua prima al "Via del Mare" potrebbe essere proprio contro il Milan
"Giocherò contro i miei vecchi compagni ma darò il 100% per vincere, è la prima davanti ai nostri tifosi in casa".
Cosa pensi della situazione dei giovani calciatori in Italia?
"Qui a Lecce mi trattano come un professionista quale sono. Alcuni miei coetanei magari non riescono a mettere in mostra le loro qualità perché non hanno il modo per farlo. Personalmente qui a Lecce avrò modo di farmi vedere. Qui sanno lavorare coi giovani, hanno l'età media della squadra più bassa della Serie A".
Hai fissato un obiettivo di gol?
"L'ho fissato ma lo tengo per me. Lo dirò a fine campionato".
Come ci si "diverte" alla tua età?
"Bisogna stare tranquilli, il calcio è la mia passione, il mio sogno e lo inseguo quotidianamente".
Stai pensando alla festa dei 18 anni?
"Onestamente no, ma sarebbe un bel regalo segnare nelle due partite a cavallo fra la data del mio compleanno".
Ti ha spiazzato la chiamata del Lecce?
"No, quando ho sentito dell'interesse ero pronto ad ascoltare. Poi mi ha parlato il direttore Corvino, mi ha fatto capire che il Lecce punta sui giovani e mi ha dato una grande spinta a venire qui".
Il passaggio dal Milan al Lecce?
"Il Milan è una seconda casa ma adesso penso al presente e al Lecce".
Che rapporto vorresti creare con Krstovic?
"Il rapporto che si instaurerà con Nikola sarà lo stesso che instaurerò con tutti gli altri. Sono un ragazzo umile, mi vedranno sempre lavorare, ci sarò sempre per i miei compagni".
C'è un portiere a cui vorresti segnare?
"A tutti. Non c'è una squadra a cui voglio segnare per forza. L'obiettivo è fare più gol possibile, cercherò di segnare contro tutti gli avversari".
Il rapporto con i genitori?
"Mi hanno sempre seguito, anche quando facevo trasferte lunghe, cercavano di essere sempre presenti. Quando hanno saputo del Lecce mi hanno chiesto cosa ne pensassi, quando ho detto di sì non hanno esitato a seguirmi. Faranno un sacrificio ma questo mi spinge a migliorare".
Come è stato il salto fra i grandi?
"Riesco ad adattarmi ai ritmi in poco tempo. Il passaggio dal settore giovanile al Milan Futuro e alla Serie A è stato un bel salto, ci è voluto un po' di tempo per adeguarmi ai tempi. La Serie C è un campionato difficile, c'è tanto contatto fisico. A livello tecnico la Serie A è un altro livello, ma la C a livello fisico è più difficile, ci sono meno spazi e meno possibilità di mettersi in mostra. Il segreto per adeguarsi al ritmo quest'anno sarà l'allenamento, anche contro giocatori come Baschirotto e Gaspar che fisicamente sono devastanti. Questa cosa mi aiuterà tanto. Lo scorso anno con il Milan mi allenavo contro giocatori come Gabbia e Tomori, devi alzare il ritmo e il livello. In allenamento migliori e in partita metti in atto quello che impari".

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