Marotta: "Siamo passati da un calcio di mecenatismo, penso al derby Moratti-Berlusconi, a un sistema con le proprietà straniere"

Beppe Marotta, amministratore delegato area sport dell'Inter, è intervenuto in occasione della presentazione del nuovo libro di Marco Bellinazzo, 'Le nuove guerre del calcio': "La prima riflessione da fare è che cosa è una squadra di calcio? È un fenomeno sportivo, ma anche sociale, di forte aggregazione. È sicuramente un fenomeno di business: questo processo evolutivo ha portato oggi a un'esasperazione, abbiamo perso l'essenza, il core business, del calcio. È un gioco, io in questi quarant'anni ho l'ho accompagnato in un cambiamento radicale: siamo passati da un'epoca in cui per descrivere un gol serviva una raccolta di poesie di Saba e siamo arrivati a un racconto in cui la gioia del gol viene subito soffocata dal VAR, che è uno strumento indispensabile ma dimostra questi grandi cambiamenti.
Il mio calcio è iniziato quando c'erano pioggia e fango, la segatura sui campi, i tacchetti fissi e non mobili come oggi. E poi è cambiato il modello economico, siamo passati da un calcio fatto di mecenatismo, in cui l'imprenditore locale sentiva forte anche la rivalità cittadina, penso al derby Moratti-Berlusconi, a un sistema in cui le proprietà sono straniere.

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