Marotta: "Spesso si parla di una grande organizzazione manageriale fatta di grandi manager che però hanno poca affinità col mondo del calcio. Io sono per la competenza calcistica: non tutti i club ce l'hanno"

Marotta: "Spesso si parla di una grande organizzazione manageriale fatta di grandi manager che però hanno poca affinità col mondo del calcio. Io sono per la competenza calcistica: non tutti i club ce l'hanno"MilanNews.it
martedì 27 maggio 2025, 12:49News
di Enrico Ferrazzi

Il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha presentato la finale di Champions League di sabato contro il Paris Saint-Germain anche nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata alla RSI, la TV della Svizzera italiana. Il numero uno nerazzurro ha spiegato anche quanto sia importante avere in un club una visione manageriale e sportiva:

"Io credo che il core business di una società di calcio sia proprio giocare a calcio. Spesso si parla di una grande organizzazione manageriale fatta di grandi manager che però hanno poca affinità col mondo del calcio. Io sono per la competenza calcistica, per l’esperienza calcistica. Questo è un valore aggiunto che non tutte le società hanno” riporta fcinternews.it. 
 

LE PAROLE DI MAROTTA ALL'OPEN DAY PRE FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE

Beppe Marotta, presidente e amministratore delegato dell’Inter, ha parlato in occasione del media day organizzato ad Appiano Gentile a cinque giorni dalla finale di Champions League: “Di fatto inizia il countdown verso una data storica e prestigiosa come quella di sabato, che sancisce l'esibizione di due formazioni nella finale della manifestazione calcistica più importante d'Europa e forse del mondo.

Per noi è motivo di orgoglio e soddisfazione, è la seconda volta negli ultimi anni ed è il frutto del lavoro e del senso di appartenenza profusi da tutta l'Inter. Il merito principale va al nostro allenatore, ma anche alla squadra, alla dirigenza, alla nuova proprietà che è entrata in modo molto intelligente: ci ha saputo supportare nella gestione e la loro presenza, sempre continua (presente in sala Katherine Ralph, ndr), è stata silente, senza interferire.

Abbiamo iniziato questa stagione sportiva con l'intento di fare qualcosa di importante e di grandioso: ci siamo riusciti, perché la seconda finale in tre anni è qualcosa di straordinario e credo di irripetibile. Ma non vogliamo neanche tralasciare le altre competizioni, la Coppa Italia che ci ha visto semifinalisti e il campionato che abbiamo perso: complimenti al Napoli, ci è mancato un centimetro che ha fatto la differenza. È un peccato, ma questo è lo sport, a volte un centimetro traccia il destino di una squadra e dell'altra. Vorrei ricordare che, rispetto ai nostri antagonisti, noi abbiamo giocato la bellezza di 19 partite in più: equivale a un intero girone del campionato di Serie A. Significa che le energie spese sono tante, la questione psico-fisica è centrale: ciò nonostante, l'allenatore ci ha portato a vivere questo momento emozionante. Per me è la prima volta da presidente e ci siamo arrivati battendo squadre come Bayern Monaco o Barcellona. L'Inter ha una storia, questa è la settima finale europea nella sua storia e ci vogliamo essere da protagonisti: nello sport non bisogna essere arroganti, ma ambiziosi. L'arroganza non porta da nessuna parte, l'ambizione è sinonimo di senso di appartenenza, di voglia di vincere. Sappiamo di giocare con un club di grande caratura, di grande possibilità finanziaria. Però siamo all'altezza del ruolo e sappiamo di poter essere protagonisti, il percorso è stato irto di difficoltà ma ci siamo arrivati con il merito. Spero che sia una bella partita, uno spot importante per il movimento calcistico italiano, che ne ha bisogno. Auspico che sia una serata bellissima e che si possa coronare con qualcosa di straordinario, per rendere felici noi stessi, la società e i tifosi che ci hanno sempre accompagnato".