Milan, la regola della tripla P

Milan, la regola della tripla PMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 12 ottobre 2019, 08:00News
di Antonio Vitiello

P come Pioli, ma anche come Piatek e Paquetà. Al Milan sperano che siano loro i protagonisti delle prossime partite, l’allenatore che ha da pochi giorni messo piede a Milanello, ma soprattutto due giocatori che sembrano essersi smarriti sotto la gestione precedente. Con Marco Giampaolo, anche a causa di un tatticismo troppo rigido e spesso estenuante, sia il polacco che il brasiliano non hanno mai dato l’impressione di giocare liberamente. Piatek ha ricevuto pochi palloni giocabili, ma balza all’occhio il dato dei zero gol su azione in queste sette partite di campionato. Le due affermazioni sono arrivate solamente su calcio di rigore, ma non è stato lo stesso giocatore che l’anno scorso aveva dimostrato di essere decisivo in ogni partita.

P come Paquetà dicevamo. Perché il brasiliano oltre ad aver giocato solo 5 partite su 7, non ha mostrato progressi rispetto all’anno scorso. Con Giampaolo ha sofferto l’integralismo tattico e uno scarso feeling, dove l’ex mister della Samp ha avuto tante difficoltà nel tirare fuori il suo vero talento. La terza P è quella dell’allenatore Pioli, perché ora tocca a lui rigenerare il Pistolero e valorizzare un giocatore di qualità come Paquetà. Un compito non semplice, ma almeno con il cambio alla guida tecnica si proverà a smuovere le acque, a tentare strade diverse per rendere Piatek e il brasiliano i due pilastri del Milan attuale e del futuro, senza correre il rischio di una svalutazione.