MN - Padovan: "Per frasi simili, Ibra andrebbe chiamato dal padrone e congedato"

MN - Padovan: "Per frasi simili, Ibra andrebbe chiamato dal padrone e congedato"MilanNews.it
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 19 settembre 2024, 23:50News
di Gaetano Mocciaro

Il clima in casa Milan è nero e si attraversa un momento di sconforto pari a quello di una stagione già compromessa. Eppure siamo solo all'inizio. Il ko contro il Liverpool ha portato i tifosi all'esasperazione, all'abbandono di San Siro (che già non era sold out) ben prima del triplice fischio, con i presenti a fischiare la squadra e non solo. Paulo Fonseca sembra sempre più abbandonato a se stesso e Zlatan Ibrahimovic sembra non riuscire a uscire dal personaggio che si è creato. Ne abbiamo parlato col noto giornalista Giancarlo Padovan. In esclusiva per MilanNews.it.

L'uscita di Ibrahimovic ai microfoni di Sky: "Sono io il boss" ha portato ulteriore malcontento tra i tifosi
"Ibra parla come se fosse un capopopolo. Un'espressione simile con una tracotanza che non appartiene né allo spirito dirigenziale non solo italiano, ma mondiale e men che mai nella filosofia Milan".

Per sentire frasi simili, forse, dobbiamo arrivare a qualche proprietario di club. Che però è quello che ci mette i soldi veri
"I proprietari sono ricconi che ci mettono i soldi e sentono il diritto di dire quel che vogliono. A volte vanno oltre il costume e la buona educazione, ma non ricordo frasi simili. E ovviamente non ho mai sentito un dirigente parlare così prima d'ora. Per un'uscita del genere sarebbe la norma se il padrone chiamasse e gli dicesse: 'Grazie e arrivederci'".

Pur nel ruolo dirigenziale, Ibrahimovic non molla il personaggio
"Ibrahimovic crede ancora di essere un giocatore e resterà tale. È l'ennesima dimostrazione che non si diventa dirigenti e allenatori solo perché sei stato calciatore. Sono mestieri diversi, sistemi diversi, cultura diversa. Se proprio devo dirla tutta, Ibrahimovic non ha né cultura sportiva né calcistica. Ha quella dello spogliatoio che è il ricettacolo di ogni conformismo, il posto dove regna il nonnismo, dove regna chi parla più forte o mette la musica a tutto volume. Un ricettacolo, stranamente e ingiustamente innalzato a sacrario del calcio dove succede di tutto. Con le parole usate da Ibra e con il suo tono non si va da nessuna parte, se non più giù. Poi c'è la scelta di Fonseca, che rivendica e questo è il risultato. E domenica temo arriverà il resto…".