Olivero: "La scelta di Tare è significativa perché sconfessa l’assurda decisione di mettere Maldini e Massara alla porta"

Giovanni Battista Olivero, nota firma de La Gazzetta dello Sport, ha aperto così il suo commento sull'arrivo di Igli Tare al Milan: "Il primo acquisto di Igli Tare alla Lazio fu Cristian Brocchi, preso dal Milan nel 2008. Lo chiamò e gli disse: "Voglio alzare dei trofei e mi serve che tu porti qui la mentalità vincente che ti hanno trasmesso lì". Brocchi accettò e alla fine di quella stagione la Lazio conquistò la Coppa Italia. Idee chiare e ambizione fin dal primo giorno: Tare aveva fretta di vincere e sicuramente il suo approccio non cambierà a Milanello. La scelta dell’albanese per il ruolo di direttore sportivo è il primo passo nella ricostruzione del Milan. Abbastanza significativo perché sconfessa l’assurda decisione di due anni fa quando Paolo Maldini e Ricky Massara furono messi alla porta dopo uno scudetto e una semifinale di Champions League.
Con Tare il club rimette la competenza al centro del progetto portando a Milanello chi ha dimostrato di saper navigare nella tempesta: una quindicina d’anni con Lotito sono garanzia di affidabilità così come i risultati ottenuti e le numerose operazioni di mercato concluse con evidente soddisfazione tecnica ed economica. Il nuovo ds dovrà razionalizzare la rosa, mettendo dei paletti alle cessioni eccellenti (di cui il Milan non ha bisogno a prescindere dai mancati introiti della Champions), liberandosi di chi non serve e inserendo elementi di sostanza".

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