Ordine lancia un appello: "L'oro di Tare va investito"

Ordine lancia un appello: "L'oro di Tare va investito"MilanNews.it
Oggi alle 10:40News
di Lorenzo De Angelis

Nel corso del consueto appuntamento con il suo commento per Il Corriere dello Sport, Franco Ordine ha lanciato un appello chiarissimo, "L'oro di Tare va investito", anche perché al 20 di agosto il Milan non può dirsi ancora al completo: 

"L' ultima cessione realizzata a casa Milan (Okafor al prezzo di 21 milioni, bonus compresi), è un’altra tacca da segnare sul computer di Igle Tare, ds arrivato al Milan dopo un paio di anni di inutile e dannoso tentativo di poter fare a meno di una figura professionale. Non è l’unica perché persino le precedenti operazioni di Emerson Royal in Brasile e quella - capolavoro - di Thiaw in Inghilterra hanno certificato un’abilità e una tendenza da sottolineare. La prima testimonia il lavoro del dirigente appena assunto da Furlani, la seconda dimostra che a fare virtuoso mercato, tra cessione e acquisti, c’è la possibilità di riuscire persino ad attutire gli effetti viziosi di una mancata partecipazione alla Champions. La cessione di Tonali, considerata all’epoca una sorta di sciagura rossonera, consentì, tra gli altri movimenti, l’arrivo di Reijnders e Pulisic a 20 milioni ciascuno procurando oggi - con la partenza dell’olandese - una ricca plusvalenza. Promosso a pieni voti Tare, quindi. Ma adesso c’è da completare il lavoro perché nella rosa messa a disposizione di Allegri ci sono due caselle ancora vuote da riempire. E non si può certo illudersi sull’esito della sfida di coppa Italia col Bari. Al ricco incasso di questi giorni bisognerebbe aggiungere, tra l’altro, anche il risparmio sul monte stipendi. La riduzione della rosa, infatti, secondo le linee guida dello stesso Allegri (senza le coppe c’è il rischio di avere qualche scontento di troppo a Milanello), può di sicuro determinare un altro risparmio in bilancio.  

La vera spina, attaccata alla rosa, è un’altra. E si riferisce a una promessa datata e fin qui sempre rispettata dalla proprietà: e cioè tutto l’incasso proveniente dalle cessioni è stato reinvestito negli acquisti. Così deve accadere anche in questa sessione estiva di calciomercato. All’appello mancano infatti due pedine, una più decisiva dell’altra. Innanzitutto un centravanti da aggiungere a Gimenez, proposito confessato da Tare fin dalla presentazione di giugno. La partenza di Okafor, contemporaneamente all’acciacco muscolare di Leao (tornerà dopo la sosta per nazionali), assottiglia il numero a disposizione di Allegri. E con il 3-5-2 disegnato per esigenze superiori bisogna averne almeno 4 per due ruoli. Qui se si gioca al risparmio si corre il rischio di non raggiungere la quota di gol in attivo fondamentale per concorrere con le altre super potenze calcistiche del campionato alle prime 4 piazze della classifica. La seconda casella è in difesa dove tra l’altro la partenza di Emerson Royal, Walker e Theo Hernandez più Thiaw ha di fatto assottigliato la cifra tecnica non certo colmata dagli arrivi di De Winter, Estupinan (apprezzato per la corsa più che per l’abilità balistica), Athekame. Nessuno ha chiesto di spendere una fortuna con un ragazzo di 18 anni come Leoni ma servirebbe una guida temperamentale e tecnica in quel ruolo come è apparsa ben evidente quella esercitata da Luka Modric appena ha messo piede sul prato di San Siro accolto dal boato della folla (71 mila paganti il 17 di agosto a Milano sono un patrimonio di fiducia ed entusiasmo da non disperdere)".