Padovan: "Ibra è partito bene. Anno di transizione: difficile vincere con certe scelte e mantenere la competitività con la sostenibilità"
Nel corso della giornata di giovedì, il giornalista Giancarlo Padovan è intervenuto come di consueto negli studi di Sky Sport 24 e ha offerto il suo punto di vista sui movimenti e i momenti dei top club italiani. Il collega ha ovviamente parlato anche di Milan concentrandosi principalmente su Zlatan Ibrahimovic e il suo operato fino a questo momento. Il giudizio di Padovan, per il momento, è generalmente positivo su come si sta muovendo lo svedese da dirigente.
Le parole di Padovan: "Tanto era ingombrante con Pioli, tanto è funzionale per e con Fonseca. Pioli era un aziendalista. Fonseca si sintonizza con maggiore facilità sulle volontà della proprietà e ha grande rispetto di Ibrahimovic. Ibra sta facendo una nuova esperienza, profonda, e vediamo come se la cava: per ora se la cava bene. Per ora Ibra è una calamita, perché non c’è stato dubbio per Fonseca e Morata nello scegliere il Milan quando li ha chiamati Ibrahimovic: ma non è solo un uomo immagine ma anche operativo".
Poi ancora Padovan: "Ibrahimovic ha fatto una scelta importante dicendo di non volere Zirkzee se quelle erano le commissioni. Per me è partito bene, è credibile per giocatori e allenatore. Ora deve esserlo anche per i tifosi che devono digerire che questo sarà un anno di transizione: difficile vincere lo scudetto con certe scelte e mantenere la competitività con la sostenibilità".
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