Raimondo: "Per me nessun inquirente riuscirà mai a dimostrare che il Milan oggi è di proprietà di Elliott. Vendor loan non solo legittimi, ma spesso effettuato nelle M&A"

Raimondo: "Per me nessun inquirente riuscirà mai a dimostrare che il Milan oggi è di proprietà di Elliott. Vendor loan non solo legittimi, ma spesso effettuato nelle M&A"MilanNews.it
martedì 12 marzo 2024, 20:18News
di Antonello Gioia

Felice Raimondo, avvocato, si è così espresso su X commentando l'indagine della Guardia di Finanza sulla cessione del Milan da Elliott a Red Bird: "Leggo che qualcuno fa riferimento a sanzioni sportive. Beh, ribadendo che a mio modo di vedere il Milan non rischia nulla, vi faccio capire per quale motivo rimango tranquillo. Il cambio di controllo di una società è disciplinato dall'art. 32, comma 5, del CGS dove si appalesa il rischio di punti di penalizzazione da parte del club nel caso in cui la società "non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche". Questo non è il caso del Milan, dato che è stato comunicato tutto nei termini fissati. E l'eventualità che Furlani e/o Gazidis abbiano dichiarato il falso, rendendo il Milan responsabile da un punto di vista oggettivo, è tutta da dimostrare.

Tuttavia mi spingo oltre: per me nessun inquirente riuscirà mai a dimostrare che il Milan oggi è di proprietà di Elliott. Se l'impianto accusatorio, come si legge, si basa sulla modalità di vendita, ossia il vendor loan, questo strumento finanziario non cela una vendita mascherata, ma una dilazione di pagamento, a tassi più bassi di un finanziamento, e con pegno sulle quote di capitale sociale. Il vantaggio del debitore è di godere di un più vantaggioso tasso di interesse; quello del creditore, invece, è anche doppio, dato che realizza una plusvalenza sulla vendita ed un lucro dall'interesse percepito su un prestito super garantito. Una operazione finanziaria non solo legittima, ma che viene spesso effetuata nelle M&A. Furlani, peraltro, prima di assumere l'incarico di CEO nel Milan si è dimesso dai ruoli che aveva in Elliott (idem Cocirio). E la presenza del CDA di un rappresentate del creditore (Singer) è tutt'altro che sospetta. La definirei, anzi, perfino ovvia. Lato UEFA, invece, le indagini sul rapporto Elliott-Lille non hanno mai condotto a nulla (se ne parla dal 2020). Anche in quel caso la situazione era analoga a quella odierna, col fondo americano creditore nei confronti dell'ex proprietario del club francese.

In conclusione, mi soffermerei piuttosto sull'indiscrezione raccolta dal Sole24Ore che, citando documenti raccolti dalla GdF, anticipa quello che potrebbe accadere: "La Procura di Milano cita un documento riguardante l'indagine sulla cessione del Milan da Elliott a Red Bird denominato «AC Milan Investor Presentation» che a pagina 52 spiegherebbe "come RedBird, con l'ingresso di un nuovo investitore, scenderebbe dall'attuale 99,9% al 58,2% del club, mentre il nuovo soggetto entrerebbe con il 41,7% tramite il riacquisto per 487,5 milioni dell'80% del citato `vendor loan´ - cioe' il finanziamento che la stessa Elliott aveva concesso a suo tempo a Redbird per rilevare il club". "In conclusione - scrive la procura - l'analisi del documento sembrerebbe confermare che il ´vendor loan' sottoscritto tra Redbird e Elliott garantisca a quest'ultimo fondo d'investimento la proprietà di parte della società".