Serie A femminile, dopo lo stop bisogna pensare alla ripartenza. Magari già ad agosto

Fra una settimana il calcio femminile conoscerà in maniera ufficiale i propri verdetti di una stagione interrotta dall’emergenza Coronavirus. Napoli e San Marino Academy potranno finalmente festeggiare la loro promozione in Serie A, Orobica e Tavagnacco saluteranno la massima serie, con le friulane che lo faranno dopo 19 anni (con due Coppa Italia in bacheca e tantissimi podi), la Fiorentina si assicurerà un posto nella prossima Champions League a discapito del Milan. Ma l’attenzione vera è rivolta alla prossima stagione e alle date in cui ripartirà.
L’auspicio di tutti e tutte è che a metà agosto si possa tornare in campo per iniziare il campionato. Sia per evitare che lo stop si allunghi ulteriormente e vada ancor più a gravare sul fisico delle calciatrici, sia per permettere alla ct Bertolini di avere le giocatrici già in forma per le due gare di qualificazione all’Europeo programmate per settembre. Memori anche dello scorso anno quando le azzurre scesero in campo due settimane prima dell’inizio del campionato mostrando una certa difficoltà a battere due avversarie abbordabili come Israele e Georgia. Se lo scorso anno c’era la scusante del Mondiale giocato fino a luglio, quest’anno non ci sono scuse per far iniziare la Serie A così tardi, anzi c’è la necessità di ripartire il prima possibile per il bene di tutto il movimento femminile, Nazionale compresa, e ridargli quello slancio che il Coronavirus ha interrotto sul più bello.

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