Torriani e l'esordio in Champions: "Mi ricordo l'ovazione di San Siro, è stato veramente da pelle d'oca"

Torriani e l'esordio in Champions: "Mi ricordo l'ovazione di San Siro, è stato veramente da pelle d'oca"MilanNews.it
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Ieri alle 12:30News
di Enrico Ferrazzi

Lorenzo Torriani, portiere rossonero classe 2005, ha rilasciato queste parole ai microfoni di Milan TV:

Sulla fiducia nella tournée americana: qual è stato il momento della svolta?
"Il momento della svolta è stato il ritiro qua a Milanello, nei primi allenamenti ho cercato di mettermi in mostra con il mister Fonseca che poi mi ha dato una gran fiducia, cosa che non è semplice".

Sulla prima partita in America contro Haaland...
"Mi ritrovo un colosso di quasi due metri, vederlo dal vivo è fantastico: l'ho sempre visto alla playstation. Dal vivo è molto più grande di come dicono. È veramente bello, una situazione unica. Poi giocare in uno stadio grande, con quasi 60mila spettatori: per uno come me, abituato al settore giovanile...".

Seconda partita, protagonista numero uno: Mvp con due rigori parati al Barça. Nell'intervista post gara eri tranquillo...
"Sotto sotto c'era altro (ride, ndr). Son sempre stato uno abbastanza tranquillo, penso che si veda anche in campo. Anche perché dovevo meritarmi tutto: se avessi giocato con la pressione, magari non avrei fatto così. Uno dei miei punti forti è proprio questo: la serenità e godermi il momento".

E poi la terza amichevole, vinta, contro il Real:
"Loro avevano Endrick, c'era Arda Guler e Modric. Per me vedere questi campioni davanti a me era come un sogno. Forse il momento più bello è stato quello ma anche a fine partita quando sono riuscito a incontrare Courtois che è uno dei miei più grandi idoli e uno dei migliori portieri in circolazione. Sono riuscito a scambiare la maglia e fare due chiacchiere: è stato molto bello".

Debutto assoluto contro il Liverpool, in Champions: cosa hai provato?
"Molte emozioni, anche perché si vedeva dal primo tempo che Mike non stava bene e io continuavo a riscaldarmi. Mi dicevo che tanto non sarei entrato, poi mi sono girato in panchina e c'ero solo io perché Marco era infortunato e allora mi son detto: "Cavolo, devo entrare io?!". In Champions contro il Liverpool: poi è successo. Mi ricordo l'ovazione di San Siro al mio esordio, è stato veramente da pelle d'oca: poi San Siro quando urla, lo senti, lo senti".