Villar: "Fonseca è uno che cerca di imporre il suo gioco. Il bello è che giocavamo bene"

Gonzalo Villar, ex centrocampista ai tempi della Roma di Paulo Fonseca, si è così espresso a La Gazzetta dello Sport sul tecnico portoghese, ormai prossimo a diventare il nuovo allenatore del Milan:
Alla Roma in cosa fu determinante?
“Nel mio caso, fu il primo a dare fiducia a un ragazzino che fino a quel momento aveva giocato solo in Serie B spagnola. Non è da tutti. A volte lasciava fuori Pedro per cambiare modulo e far giocare me. Pedro, eh. Uno che col Barcellona ha vinto tutto. Io avevo solo vent’anni, ma in allenamento davo il massimo. Lui lo notò e mi diede fiducia”.
Un bilancio delle due stagioni in giallorosso?
“Giocavamo palla a terra. Nel 2020-21, fino a marzo, davamo problemi a tutti. Ricordo i pareggi con Juve e Milan e un 4-3 contro lo Spezia, ma anche gare dove eravamo sul 2-0 dopo venti minuti. Contro le grandi, però, ci è mancato qualcosa. Il bello è che giocavamo bene. Fonseca è uno che cerca di imporre il suo gioco. A me e a Veretout chiedeva sempre di uscire puliti palla al piede per innescare le punte velocemente, Ogni partita avevamo quattro o cinque occasioni. Il gioco lo prevedeva”.
E infatti a volte si prendeva dei rischi.
“Durante un Roma-Inter, all’ultimo minuto, feci una giocata dettata solo dalla libertà che avevo. Stoppai un pallone e lo difesi da Barella e Brozovic, toccandolo di fino. Fonseca mi trasmetteva una fiducia tale da provare azioni simili”.
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