Pagelle - L'asse Theo-Leao non lo fermano nemmeno i cecchini. Ibra fa 92

Pagelle - L'asse Theo-Leao non lo fermano nemmeno i cecchini. Ibra fa 92MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 9 gennaio 2022, 14:22Pagelle
di Pietro Mazzara

Queste le pagelle di Venezia-Milan:

Maignan 6: attento sulle uscite e nella gestione del pallone tra i piedi. I guanti, di fatto, non se li sporca.

Florenzi 6,5: spinge con qualità sulla fascia, specie nel primo tempo dove nei primi 25 minuti è una sorta di ala aggiunta. Mette in mezzo degli angoli interessanti che mettono in crisi la difesa del Venezia. Più ordinato nel secondo tempo. (dall’88 Stanga sv).

Kalulu 6,5: inizia così così cercando un anticipo su Okereke che apre il campo all’attaccante del Venezia che poi costringe Gabbia al fallo da giallo. Cresce nel corso della partita ed evita, negli ultimi 10’, che lo stesso Okereke possa calciare con tranquillità verso la porta di Maignan.

Gabbia 6,5: Okereke ha un altro passo rispetto a lui e per evitare che si involi verso Maignan, lo deve stendere prendendo il giallo. Poi amministra la zona di sua competenza con tranquillità.

Theo Hernandez 8: un giocatore finalmente ritrovato. Quello visto nelle ultime tre partite è decisamente un Theo sui suoi livelli. Al Penzo devasta la fascia sinistra in tandem con Leao. Segna il gol dello 0-2 con una fucilata sul primo palo e poi calcia un gran rigore per lo 0-3. Insuperabile anche quando viene puntato. La fascia lo galvanizza.

Tonali 7: due chiusure fondamentali nel primo tempo su dei break improvvisi del Venezia. Sposta il gioco a suo piacimento e anche se pressato, non perde mai il pallone. Spende il giallo che gli farà saltare per squalifica la partita di lunedì pomeriggio contro lo Spezia.

Bakayoko 6,5: è in crescita e si vede. Deve evitare di addormentarsi quando è convinto di aver coperto il pallone, perché la pressione degli avversari – seppur meno possenti – può creargli problemi.

Saelemaekers 5,5: viene ammonito dopo 5 minuti per un fallo in ritardo che ne condiziona, palesemente, la partita. Scambia diverse volte la posizione con Leao, ma non trova il bandolo della matassa della sua partita. Per evitare problemi, Pioli lo lascia nello spogliatoio a fine primo tempo.  (dal 46’ Messias 6: ordinato, senza grandi strappi, prova a pungere nel finale).

Brahim Diaz 6: non una grande prova del 10, che fa fatica a trovare con convinzione la posizione in campo. Si accende nel secondo tempo entrando nel triangolo con Leao e Theo Hernandez per il gol dello 0-2. (dal 73’ Maldini 6: prova un tiro a giro sul secondo palo, ma viene murato dalla difesa veneziana. Cerca di confezionare con un no-look un assist per Theo).

Leao 7,5: letteralmente devastante. Il portoghese è imprendibile per il povero Mazzocchi, che si vede sfrecciare anche Theo sulla banda. Mette in porta Ibrahimovic dopo tre giri d’orologio con un assist perfetto. Prova a mettersi in proprio, ma Romero gli dice di no. Nel secondo tempo, con una facilità disarmante, premia lo scatto di Theo Hernandez che porta al gol dello 0-2. (dal 62’ Rebic 6: il fiato è quello che è dopo mesi di inattività. Libera bene Daniel Maldini per una transizione offensiva con un bel colpo di tacco. Cerca di mettere in porta Giroud).

Ibrahimovic 7: fa 92 in rossonero e accorcia ulteriormente la strada da quota 100 con uno dei gol più facili che abbia mai fatto in carriera: la palla che gli dà Leao ha scritto su “mettimi in porta, grazie”. Venezia che diventa la sua vittima numero 80 nei cinque maggiori campionati europei. Galleggia davanti alla difesa ed entra nell’azione che porta al rigore dello 0-3 sfruttando il suicidio di Svovoda. Lascia il penalty a Theo. (dal 73’ Giroud 6: entra a giochi fatti, con il ritmo della partita che si è abbassato notevolmente. Detta il passaggio a Rebic e Maldini, ma i compagni non riescono a premiarlo con precisione).

All. Pioli 7,5: dopo la Roma, altra partita nella quale la squadra dimostra di essere forte e di saper regolare avversari della parte medio-bassa della classifica con la personalità e imperiosità di chi ha un obiettivo importante in testa. Quando hai così tanta qualità a disposizione davanti, ti puoi anche permettere una giornata opaca di giocatori fondamentali come Brahim e Saelemaekers.