Pagelle - Maignan, non sei umano. Theo decisivo e ordinato. Pulisic tra luci e ombre
Queste le pagelle di Milan-Fiorentina:
Maignan 9: l’uscita bassa su Beltran, in avvio di ripresa, è clamorosa per tempismo e decisività, perché va a salvare gli errori di Tomori (che buca l’intervento) e Theo (che non stringe). Anche nel recupero vola con un’altra uscita alta. E poi, al minuto 96’, compie una parata senza senso mettendoci la faccia sulla conclusione da tre metri, di Mandragore. Una cosa illegale, disumana.
Calabria 6.5: nel momento di maggior vuoto del primo tempo, è uno dei pochi ad avere sangue caldo nelle vene. Reijnders gli mette un pallone croccante a disposizione, a lui esce una cosa a metà tra il tiro e il cross. In marcatura, tiene bene Sottil. Molto bene anche nella ripresa, specie in fase difensiva. (dal 92’ Florenzi sv)
Thiaw 6.5: prende in consegna Beltran e nel primo tempo lo annulla. Grande attenzione nella ripresa, quando il Milan si arrocca dietro e deve fare muro.
Tomori 6.5: primo tempo senza sbavature, nel secondo qualche sbandata non da lui che viene però corretta. Anche lui sugli scudi nel fare le barricate nel finale.
Theo Hernandez 6.5: parte in ghiaccio, nel senso che rimane molto fermo a livello di posizione. Scavallata la mezz’ora, entra maggiormente in partita. L’ala-pivot con Jovic che porta al rigore è fatta con i tempi perfetti. La sua trasformazione dagli undici metri è impeccabile.
Reijnders 6: per larghi tratti del primo tempo di trova a dover giocare il pallone in maniera orizzontale, perché i compagni sono inchiodati sul terreno di gioco. Quando anche chi sta attorno a lui inizia a dare segnali di vita, allora svolta. Mette in porta prima Chukwueze e poi Calabria.
Pobega 6: tanta legna, è quello che gli viene chiesto. E lui mena e ci mette anche il piede in uno degli ultimi assalti viola.
Pulisic 5.5: è il primo a dare segnali di vita con un destro di controbalzo dal limite che Terracciano mette in angolo. Chukwueze gli apparecchia la tavola per il suo rimorchio, ma Chris non decide subito cosa fare e perde il tempo di battuta. È tra i più presenti nella manovra milanista. (dal 60’ Loftus-Cheek 6: mette minuti in vista di martedì. Una sola azione importante e molta densità difensiva).
Musah 6: prende la posizione di Loftus-Cheek come box-to-box e si appiccica alla fonte primaria del gioco della viola, ovvero Arthur. Si butta negli spazi quando la squadra, finalmente, decide di aprire la difesa fiorentina. (dall’84’ Krunic sv)
Chukwueze 6: si sbatte come un mulo, specie nel secondo tempo quando si abbassa sulla linea dei centrocampisti per fare l’esterno del 4-4-2. Dà qualche segnale incoraggiante. Suo l’assist che Pulisic non sfrutta nel primo tempo. Il primo assistente gli cancella due uno contro uno chiamando palla fuori.
Jovic 5.5: mette lo zampino nella partita da ex. Cerca di essere un punto di riferimento per i compagni, ma anche di non farsi schermare dai difensori della Fiorentina. Fa vedere le sue doti tecniche scegliendo bene il tempo di restituzione del pallone a Theo sull’azione che porta al rigore che sblocca la partita. Ma al 74’, su imbucata di Theo, si divora il gol del 2-0. Un errore senza senso. (dal 84’ Camarda sv: entra e fa la storia, come il più giovane debuttante di sempre in Serie A. La Curva Sud lo incita fin dal riscaldamento
All. Pioli 6: vince soffrendo. Forse, in questo momento, era quello che contava. Con tanti titolari fuori, difficile proporre champagne. I suoi, però, sbagliano troppe transizioni in superiorità numerica. Per stasera va bene così.
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