Boateng e l'indelebile amore rossonero

Il Milan rimarrà per sempre sulla sua pelle, ricordo indelebile di un amore sbocciato all'improvviso. Un colpo di fulmine, che ha lasciato stecchito il "cattivo" Boateng, e allo stesso tempo ha folgorato tutto il popolo rossonero. Idolo di una tifoseria che ne ha apprezzato fin da subito la grinta e le doti da guerriero. Quel tatuaggio andrà presto ad aggiungersi ai tanti già presenti sul suo corpo. Il Milan gli è entrato dentro, più che sulla pelle, nel cuore. Mai rinnegare il passato, specialmente se ti ha preso per mano e ti ha condotto a Milano. Il destino lo ha spinto ad indossare quei colori, il rosso e il nero che tanti bambini sognano. I colori del club più titolato del mondo. Raggiunge il capoluogo lombardo, un pò per caso, sponda Genoa, ma subito entra in tackle nelle preferenze dei tifosi.
Chi lo avrebbe mai detto che con un Ronaldinho in rosa il trequartista titolare sarebbe stato il Ghanese? Massimiliano Allegri. Il numero 27 è il simbolo del Milan 2010/11, del Milan della voglia di vincere e della voglia di lottare. Quel simbolo che prenderà vita dall'inchiostro di qualche tatuatore. In fondo anche lui è un pò un artista, artefice di un tricolore che non incrociava il rossonero da 7 stagioni. Troppe. Il fidanzamento di quest'anno, si trasformerà in matrimonio a fine stagione con il riscatto definitivo. Tutto, nella vita, ha un inizio e una fine. Quel tatuaggio, per contro, sarà per sempre.
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