Brahim: "Ambidestro sin da piccolo. Vi spiego perchè ho scelto il Milan. E su Ibra..."

Brahim Diaz si è concesso per un'intervista ad AS, quotidiano spagnolo, dopo essere stato convocato nella Spagna Under 21.
Com'è tornare in Nazionale dopo tanto tempo?
È sempre un orgoglio rappresentare la Spagna, mi sento fortunato.
Sei sempre stato il grande protagonista dell'Under 17 e dell'Under 19: è stato frustrante per te vederti fuori dagli U21?
"È sempre un piacere stare con la nazionale e non vedermi... era dovuto al fatto che non avessi continuità. Adesso sono qui e sono molto felice".
Ha fatto male perdere le Olimpiadi?
"Adesso siamo nel 2021. Devi pensare a quello che sta arrivando. Rappresentare il tuo paese ai Giochi Olimpici è una cosa meravigliosa, devo lavorare per questo".
Sogni i Giochi, gli europei U21, anche la nazionale maggiore?
"Io lavorerò per questo. Sono ambizioso, è chiaro, però devo lavorare a poco a poco e guadagnarmela sul campo. Dobbiamo guardare al breve termine, ora sono con l'U21, poi vedremo".
Rinunceresti alle tue vacanze se ti chiamassero per queste tre?
"Mi farebbe molto piacere! Ci sarei senza dubbio, spero possa essere così".
Com'è stato l'adattamento in Italia?
"Molto bene. Mi hanno accolto meravigliosamente. Sono molto contento, abbiamo una buona chimica e spero che continueremo così".
Ti aspettavi di adattarti così velocemente?
"L'adattamento è solitamente lento, ma nel mio caso è stato molto veloce. Sono molto felice, in un gruppo molto sano, ambizioso e di alta qualità. Vogliamo fare grandi cose".
Qual è la differenza tra Inghilterra, Spagna e Italia?
"Ogni calcio è differente. Quello italiano è un po' più tattico degli altri, c'è anche una parte fisica. E' una cosa buona per me aver giocato in tre paesi differenti per poter crescere come calciatore".
Com'è Ibrahimovic per quello che hai potuto conoscerlo?
"Già avete visto quanto sia grande come giocatore e nello spogliatoio lo è altrettanto. E' una persona fantastica che vuole aiutare".
Ti voleva mezza Europa, come mai hai scelto il Milan?
È vero che c'erano molte offerte, però il Milan è un club storico, con un grande progetto che ha vinto tutte le partite dal post lockdown. L'affetto che mi hanno dimostrato e l'interesse che hanno avuto per me mi hanno fatto scegliere questo grande club".
Ha influito il desiderio di riportare il Milan dove gli compete? E' una sfida personale?
"E' un club molto grande, con tanta storia e con un buon progetto. C'è un gruppo molto sano, ora c'è una chimica vincente e stiamo continuando su questa strada. L'obiettivo è farlo tornare il grande Milan e credo che lo stiamo raggiungendo. C'è molta speranza, c'è una squadra vincente".
Perchè questa estate hai deciso di andar via dal Real Madrid?
"Avevo bisogno di continuità, aver la possibilità di giocare dei minuti. Non è cambiato nulla con il Real Madrid. Voglio essere io, mostrare il mio calcio. La mia storia ha incontrato un club importante con il Milan, voglio crescere, apprendere e migliorare".
Com'è il tuo rapporto con Zidane?
"Ho molto affetto per Zidane. E' stato un grande come giocatore ed è un vincente come allenatore. Mi ha sempre dato dei buoni consigli. Quello che mi ha detto lo tengo per me, però ho molto affetto per lui".
Quindi non ci sono stati problemi con il Real Madrid?
"Sono concentrato sul Milan e penso solo a dare il massimo per il Milan. Come ho detto, ho molto affetto per tutti nel Real Madrid".
Ti sei pentito di aver firmato per il Real Madrid?
"Tutt'altro, è il Real Madrid...".
Sei sicuro di trionfare con il Real Madrid in futuro?
"Sono concentrato sul Milan quest'anno. Voglio dare il massimo per loro, poi vedremo...".
Hai voglia di dimostrare il tuo talento nel calcio professionistico?
"E' quello che voglio: mostrare il mio potenziale. Mostrare al mondo ciò che possa dare. Spero di stare ad un buon livello".
Risolvi un dubbio, sei mancino o destrorso?
"Ride (ndr). Mi piace sempre lasciare in sospeso questa domanda, perchè così gli avversari non lo sanno. Gioco con entrambi i piedi, ho questa facilità. Per tirare sono destrorso e per condurre il pallone sono mancino. Però posso anche fare il contrario, dipende...".
Calci gli angoli con il sinistro?
"Sì, lo faccio. E' un gran vantaggio".
Come si può riuscire ad essere ambidestri?
"Sono sempre stato con la palla, sin da piccolo. Era la mia miglior amica. Ho sempre voluto migliorare in tutti gli aspetti e saper usare entrambi i piedi era uno di questi. Ho migliorato questo, facendo pratica. Quando vedevo che calciavo molto con il destro, cambiavo con il sinistro".

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