Da protagonista a problema? Stessa radice, diverso risultato: Ménez, tra mercato ed un atteggiamento che non aiuta

Da protagonista a problema? Stessa radice, diverso risultato: Ménez, tra mercato ed un atteggiamento che non aiutaMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 22 marzo 2016, 22:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Ritmo blando, passo lento ed una voglia di provare a dare la scossa al match non troppo convinta? A giudicare dalle voci giunte sul siparietto avvenuto in panchina nel corso del match contro la Lazio con Nenad Sakic, pronto ad intimarlo nell'alzare maggiormente l'intensità della fase di riscaldamento, Jérémy Ménez sembra essere sì tornato, ma non con la giusta voglia. Reduce da un lungo infortunio alla schiena che ne ha frenato l'ottima annata vissuta nella passata stagione, il francese ha lentamente recuperato sino al rientro in campo nel match contro il Genoa, tornando al gol nella semifinale di Coppa Italia e deludendo nelle tre apparizioni tra Sassuolo, Verona e match contro la Lazio. Nelle quali mentalmente, oltre che fisicamente, l'ex PSG è sembrato poco presente. 

RETROSCENA DI MERCATO - In un'intervista rilasciata qualche settimana fa a "L'Equipe" ed emersa poche ore prima di Chievo-Milan, in cui Ménez ha raccontato a lungo del momento difficile vissuto a causa dell'infortunio (circa 6 mesi fuori), il francese ha anche svelato un retroscena su una possibile partenza (nel mercato di gennaio) verso la Cina: "Ho la fortuna di fare un mestiere bellissimo, di aver giocato in grandi club: ma non tutti nasciamo con l'oro in bocca, e quando vedi una proposta come quelle dei club cinesi è ovvio che ci si rifletta". Parole che hanno lasciato intendere una porta lasciata più che aperta a possibili offerte importanti che, in caso soddisfino anche il Milan, potrebbero portare Ménez a lasciare il rossonero per un ingaggio superiore a quello percepito attualmente.

ATTEGGIAMENTO-NO - A prescindere dalla gravità del guaio fisico accusato e del tanto tempo necessario a riprendere la forma, il linguaggio di Ménez è apparso, sin dal suo rientro, decisamente poco voglioso e grintoso, lontano da chi ha sentito la mancanza del campo per così tanto tempo e sia tornato per riprendersi il prima possibile il posto da titolare. Presumibile bersaglio di Abbiati e Abate nelle critiche di Verona prima e di Sakic contro la Lazio poi, Ménez si ritrova così al centro di una situazione emersa proprio dall'atteggiamento-no mostrato in campo: esattamente ciò che il Milan e Mihajlovic, proprio in questo momento, non avevano bisogno. Vedendo il protagonista principale della scorsa annata ed una potenziale arma recuperata dal Milan trasformarsi, a malincuore, in quello che potrebbe rivelarsi l'ennesimo problema da risolvere in un finale di stagione da affrontare al meglio. Con due grandi obiettivi ancora da centrare.