Dzeko-Milan: amore senza fine ma ci sono due incomodi

Edin Dzeko ed il Milan. Un flirt che ormai va avanti da un anno e che, con varie pause ed interessamenti di altri ammiratori, nella giornata di oggi, sembra essere ri sbocciato più forte di prima. In principio fu Leonardo ad indicarlo a Galliani e Braida come il centravanti ideale per la tipologia di gioco che il brasiliano aveva in mente ma, ieri come oggi, la dirigenza dei tedeschi si dimostrò si disponibile a trattare, ma alle sue condizioni facendo in continuazione un gioco al rialzo per cartellino del panzer bosniaco che, non è un mistero, ha sempre dichiarato di voler vestire la maglia della sua squadra del cuore, ossia il Milan. La mancanza di una disponibilità economica adeguata alle richieste del deus ex machina dei lupi teutonici, quella vecchia volpe di Uli Hoeness, ed il continuo no di default, volto a far aumentare le pretendenti, ed anche il prezzo del cartellino, da parte del Wolfsburg, ha costretto il club rossonero a rinunciare alla pista Dzeko, perseguita fino allo scorso gennaio, quando sembrava che sia l’attaccante, che Milos Krasic dovessero essere due nuovi giocatori del diavolo.
In tutta questa storia, però, c’è un dato da non sottovalutare che, nel mercato moderno fa la differenza: nei momenti in cui si sono fatti sotto Manchester City e Juventus, Dzeko ha sempre dimostrato delle titubanze in quanto entrambi i club non partecipano alla Champions League, competizione che lui vuole giocare a tutti i costi. Galliani però non può discostarsi dalla regola “fuori uno dentro uno” e deve monetizzare, adesso si con una certa urgenza, la cessione di Huntelaar per poi provare a sferrare l’ultimo assalto al bomber bosniaco. Dzeko si è preso una settimana per decidere, vedremo se il Milan, lo asseconderà.

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