Era atteso un difensore esperto: arrivato un 2006. Difesa tallone d'Achille del Milan

Una delle priorità del Milan per il calciomercato che si è appena concluso era quello di portare alla corte di Massimiliano Allegri un paio di difensori: uno se fosse uscito qualcuno dal reparto esistente, come è accaduto con l'avvicendamento Thiaw-De Winter, e l'altro che potesse essere un profilo di esperienza. Obiettivo recentemente confermato anche dal ds Igli Tare, prima della gara di Lecce a 72 ore dalla chiusura delle trattative: "Dobbiamo essere bravi nelle ultime 72 ore di portare un giocatore di esperienza".
Classe 2006
La risposta concreta a questa frase del direttore sportivo del Milan è stata l'acquisto di David Odogu, centrale tedesco classe 2006 che ha collezionato in carriera solo tre presenze tra i professionisti. Ovviamente in questa sede non c'è l'intenzione di andare contro il ragazzo che anzi, merita tutto il sostegno e l'appoggio della squadra e dei tifosi per un'avventura che sicuramente sarà cruciale nella sua ancor giovane carriera; senz'altro però ci si aspettava un colpo di diverso tipo in difesa anche perché, appunto, lo stesso Tare lo aveva annunciato. Non è arrivata esperienza e la qualità non si è alzata. Oggi, con l'idea di giocare a tre, i titolari rimangono quelli dell'anno scorso Tomori, Gabbia e Pavlovic: giocatori che si sono dimostrati validi ma che non sono riusciti a far fare il salto di qualità al reparto e alla squadra. I diretti rincalzi sono De Winter e il giovanissimo Odogu.
Numeri scoraggianti
A onor del vero va ammesso che la dirigenza rossonera ci ha provato a prendere un profilo di esperienza e di qualità: prima con Manuel Akanji, che voleva giocare la Champions League e qualche soldo in più, poi con Joe Gomez, che invece è saltato perché il Liverpool non è riuscito a chiudere per Marc Guehi. L'esperienza e la qualità servivano perché l'anno scorso il Milan è stato la settima difesa del campionato con 43 gol subiti e l'anno prima fu addirittura l'undicesima con 49 e pur arrivando seconda. Due stagioni, con problemi anche nella seconda metà di quella post Scudetto, in cui il Diavolo ha nella fase difensiva il suo tallone d'Achille. Per questo serviva un profilo forte tecnicamente e di esperienza. Ora i rossoneri dovranno affidarsi soprattutto a quella di Max Allegri, maestro in questo senso, ma che poteva essere decisamente aiutato molto di più, anche solo con un singolo giocatore di livello maggiore.
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