Franck-Lucas-Jack, promossi al test stagionale. Ma dal mercato urge profondità

Dall'arrivo di mister Gattuso sulla panchina del Milan, la formazione rossonera si è trasformata in una sorta di filastrocca retrò, un omaggio agli undici calcistici scanditi a memoria degli anni 60 e 70. E così, dopo l'intoccabile blocco difensivo, anche il centrocampo presenta il suo trio insostituibile: Kessie mezz'ala destra, Biglia regista, Bonaventura mezz'ala di sinistra. Una sicurezza, una certezza reiterata nel corso dei mesi della stagione del Diavolo. Al netto della sfortuna che ha messo fuorigioco l'argentino nel momento più caldo, i tre si sono spartiti la quasi totalità delle presenze di reparto, ma urge una profondità strutturale. 

I numeri della stagione di Franck Kessie sono semplicemente disumani, ma anche quelli di Bonaventura e Biglia sono riguardevoli. L'ivoriano è entrato nella storia del club con oltre 4513 minuti passati in campo, ai quali andranno aggiunti gli ultimi stagionali contro la Fiorentina. Ma se l'ex Atalanta ha toccato le 53 presenze di club nel solo 17/18, non sono da meno le 46 di Bonaventura e le 37 di Biglia. Il totale fa spavento, con 136 gare in tre condite da 14 reti complessive. Cifre che fanno promuovere il reparto nevralgico del Milan, ma che al tempo stesso sottolineano la mancanza di alternative di valore. 

La storia del vice-Kessie è ormai una tematica abusata, ma nemmeno gli altri due ruoli sguazzano nell'abbondanza. Scorrendo l'attuale rosa a disposizione di mister Gattuso, oltre ai tre già citati appaiono solo Riccardo Montolivo, Manuel Locatelli e José Mauri. Posto che l'italo-argentino ha raccolto la penuria di 155 minuti in 4 presenze, solo gli altri due possono essere considerate pedine all'altezza ma facilmente sovrapponibili. Paradossalmente, per caratteristiche pure degli atleti, il Milan ha tre registi a disposizione (Biglia, Montolivo, Locatelli) e nessuna mezz'ala pura pronta a far rifiatare i due titolari. I due in panchina, Montolivo e Locatelli, possono agire da interni di centrocampo, ma adattati e con caratteristiche completamente diverse da Kessie e Bonaventura. Per affrontare una stagione nuovamente col doppio impegno, sarà fondamentale non solo il tanto atteso vice-Kessie ma anche un'altra tessera da aggiungere alle variabili in panchina. Un centrocampo più profondo, per la gioia di Gattuso.