Gazzetta - Milan, G8 possibile con Elliott: fatturato, ranking e marchio per colmare il gap con i top club
Il Milan, o meglio, Elliott ha fissato l’obiettivo: riportare la società rossonera nell’élite del calcio. La risalita sarà lunga, osserva stamane La Gazzetta dello Sport, ma con il fondo americano al timone è assolutamente possibile. È una questione di pianificazione più che di ricchezza: come confermato dal presidente Scaroni, i Singer contano di entrare nel G8 europeo nel giro di 3-5 anni.
FATTURATO - Il ritorno nel gruppo degli otto club più potenti d’Europa passa anzitutto dalla presa di coscienza della distanza dai top team. Distanza - sottolinea la rosea - che si misura su più fattori strettamente legati ai risultati sportivi. Il distacco del Milan in termini di ranking storico e coefficienti Uefa, conseguenza delle ultime, disastrose stagioni, è enorme, ma a preoccupare Scaroni è il fatturato, che non cresce da 15 anni a questa parte.
STADIO E MARCHIO - Poi c’è la questione stadio: un impianto di proprietà porta vantaggi concreti, ma un San Siro ben ristrutturato può reggere il confronto. E la prospettiva di dividerlo con l’Inter non preoccupa. Il Milan dovrà ingegnarsi per spremere tutto il possibile dal fascino del suo marchio. Sotto questo aspetto, il modello da seguire è il Manchester Uunited, che domina il mondo in quanto a brand anche in un periodo piuttosto complicato.
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