Gazzetta - Romagnoli: “Felice di essere di rimasto, voglio restare qui a lungo. Fa rabbia vedere il Milan fuori dall’Europa, ma questo sarà l’anno buono”

Gazzetta - Romagnoli: “Felice di essere di rimasto, voglio restare qui a lungo. Fa rabbia vedere il Milan fuori dall’Europa, ma questo sarà l’anno buono”MilanNews.it
© foto di Balti Touati/PhotoViews
venerdì 9 settembre 2016, 07:54Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Nonostante un’importante offerta del Chelsea, il Milan non ha voluto privarsi questa estate di Alessio Romagnoli, il quale rappresenta certamente il presente e il futuro del squadra rossonera. Il centrale milanista, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha raccontato di essere felice di essere rimasto a Milanello: “Il Chelsea è uno dei migliori club al mondo e quindi la loro offerta mi ha fatto piacere, ma il no del Milan mi ha fatto ancora più piacere. Certo che sono orgoglioso, e ora ho un motivo ulteriore per dare ancora di più. Orgoglio e stimolo, ecco le due parole chiave. Sono felice di essere rimasto. Spero di restare il più a lungo possibile, perché tengo a questa maglia e qui voglio vincere qualcosa”.

OBIETTIVO EUROPA - Dopo tre anni senza Europa, il Milan non può fallire ancora l’entrata in una competizione europea: “Questa è la base di partenza, di qualsiasi Europa si tratti, ma purché sia Europa. Non è possibile vedere il Milan per tre anni fuori dal giro. E’ qualcosa che fa rabbia, così come ha fatto rabbia perdere la Coppa Italia. Il calcio però è fatto di cicli e occorre del tempo per tornare al top. Non si torna a vincere dall’oggi al domani. Ai tifosi chiedo di darci fiducia: sono stati anni brutti, di sofferenza, ma dobbiamo venirne fuori. Questo sarà l’anno buono”.

NESSUNA PRESSIONE - Durante l’intervista, Romagnoli ha poi parlato anche di sé stesso e di Silvio Berlusconi: “Per fortuna ho solo 21 anni e quindi ci sono molti margini di crescita. Credo di dover migliorare nel tenere la concentrazione per 90’, e nella marcatura, che dovrebbe essere più stretta. I pregi sono l’intuito tattico e la freddezza caratteriale. Se soffro la pressione di indossare il numero di Nesta? Per quanto riguarda la maglia, non sento pressione ed è una scelta che rifarei. E alle etichette di ‘Mister Milione’ non ci penso proprio. Comunque chissà, magari l’anno prossimo arriviamo a 60 (ride, ndr). Berlusconi? Ho avuto la fortuna di conoscerlo, so che per me ha fatto un investimento importante, ma io non mi sento un punto fermo. Qui siamo tutti in discussione. E comunque se dopo questo mercato il gruppo è rimasto più o meno lo stesso, significa che siamo forti e il club conta su di noi. D’altronde abbiamo dato tanti giocatori alle nazionali: vuol dire che lavoriamo bene”.