Il 2020 del "nuovo" Milan: la rinascita di Calha e Rebic, Ibra fenomenale

Il 2020 del "nuovo" Milan: la rinascita di Calha e Rebic, Ibra fenomenaleMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 29 dicembre 2020, 14:00Primo Piano
di Gianluigi Torre

Il 2020 sta per volgere al termine, e il Milan chiude l’anno solare totalizzando ben 79 punti, più di chiunque altro in Serie A. In questa stagione i rossoneri hanno vinto e convinto, partita dopo partita, pur riscontrando vari problemi: tra la situazione Covid-19 e i molteplici infortuni, la squadra di mister Stefano Pioli ha potuto contare solo una volta nella formazione tipo, ovvero nel match vinto 3-1 contro il Napoli, nello stadio Diego Armando Maradona. Ibrahimovic, Calhanoglu e Rebic, titolarissimi in occasione della gara contro la squadra di Gattuso, sono i veri leader – assieme a Simon Kjaer – di una delle squadre più giovani d'Europa e sono uno dei terzetti migliori in Europa.

CALHA E REBIC, CHE NUMERI – Il Milan segna, e non poco. Come sottolineano le statistiche, i rossoneri sono riusciti ad avere una continuità offensiva impressionante, come certificano le 36 partite consecutive, in cui la squadra di Pioli è riuscita a trovare almeno un gol. Protagonisti di questo dato particolare sono i tre giocatori giocatori nominati sopra. Nonostante un inizio non brillantissimo per Ante Rebic, che ha dovuto giocare la maggior parte delle partite fuori ruolo, dato l’infortunio di Ibrahimovic, il croato ha comunque incoronato un anno spettacolare con il gol contro la Lazio, il primo stagionale. Nel 2020 l’attaccante rossonero ha realizzato ben 13 gol, fornendo 7 assist, di cui 6 solo quest’anno. Stessa situazione per Hakan Calhanoglu, che, sempre contro i biancocelesti, si è sbloccato in campionato. Un anno stupendo per il trequartista turco, diventato, insieme a Ibrahimovic, vero leader di una squadra giovanissima. Il numero 10, inoltre, ha realizzato 15 gol e offerto ben 16 assist nel 2020.

FENOMENO IBRA – “Magie? Ne ho fatte tante, troppe. La più importante è aver fatto la differenza in campo”. Quello che per gli altri risulta difficile, Ibrahimovic lo rende facile. Zlatan a 39 anni è ancora uno dei migliori bomber in Europa: lo svedese ha lasciato il segno 22 volte nel 2020, di cui 11 in questa stagione. Un anno da “Dio” per l’attaccante svedese, autoproclamatosi così su Instagram dopo la doppietta e la conseguente vittoria nel derby, caratterizzato anche da vari infortuni e dalla positività al Covid-19. Ma, per Stefano Pioli, l’assenza del numero 11 non è un peso: i rossoneri, nonostante in questo campionato abbiano giocato otto partite senza Zlatan, non hanno mai perso. A testimonianza del fatto che, pur non avendo una rosa profondissima, la squadra allenata da mister Pioli ha qualità importanti.