"Il Duca è tornato". Un Rabiot con pochi minuti nelle gambe domina il derby

"Il Duca è tornato". Un Rabiot con pochi minuti nelle gambe domina il derbyMilanNews.it
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di Manuel Del Vecchio

"Il Duca è tornato", scrive Adrien Rabiot su Instagram all'indomani del derby vinto per 1-0 contro l'Inter. "Quanto ci sei mancato", è la risposta condivisa da parte di tutto il mondo rossonero. È bastata una partita, e che partita, anche senza tanti minuti nelle gambe per far capire come mai l'ex Marsiglia si è già guadagnato i gradi di insostituibile. Dopo più di un mese dal problema al polpaccio che si è procurato in nazionale Rabiot è sceso in campo dal primo minuto contro avversari di livello alto come Barella e Calhanoglu. Com'è andata a finire? Oltre al risultato, su cui c'è comunque lo zampino di Adrien (è suo il colpo di testa a centrocampo che fa arrivare palla a Calhanoglu prima dell'anticipo di Fofana), la prestazione è stata veramente di livello alto, con il francese che vinto quasi tutti i duelli individuali con i suoi dirimpettai. Come aveva detto Allegri in conferenza alla vigilia? "Quando vinci i duelli individuali hai più probabilità di vincere, a Parma ne abbiamo vinti pochi nel secondo tempo e infatti abbiamo pareggiato". Ecco, infatti.

Allegri, sempre in conferenza, non aveva perso l'occasione di parlare bene del centrocampista: "Ho ritrovato un Rabiot molto migliore di quando l'ho avuto (alla Juventus, ndr). È in un'età di maturazione al top, un giocatore molto pesante all'interno del campo". L'annata a Marsiglia, guidato da De Zerbi, evidentemente l'ha reso ancora più completo. Per le sgroppate alla "cavallo pazzo" ci vorrà tempo, è giusto che Adrien ritrovi la condizione migliore dopo un mese e più out: un calciatore dal fisico come il suo ha bisogno di mettere minuti per trovare la condizione ottimale.

Intanto il Milan si è potuto già godere la versione "Duca": Adrien ha amministrato, sapendosi gestire e riuscendo a controllare avversari e palla. Con lui nella zona sinistra del campo anche Bartesaghi ne ha beneficiato, Modric non è stato l'unico a ricevere la pressione quando la palla era in uscita ed i compagni hanno trovato nel numero 12 un altro "porto sicuro" oltre a Luka nel quale lasciare il pallone nei momenti caldi di un derby che è sempre stato sul filo del rasoio. Prima della stracittadina si sottolineava di come fosse lampante la differenza tra il Milan con Rabiot e il Milan senza: ieri c'è stata l'ennesima riprova.