Il metodo 'del bastone e della carota' non ha dato risultati. Andrè Silva suscita un grosso dilemma in chiave mercato

Il metodo 'del bastone e della carota' non ha dato risultati. Andrè Silva suscita un grosso dilemma in chiave mercatoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 16 maggio 2018, 15:13Primo Piano
di Thomas Rolfi

La prima stagione di Andrè Silva in Italia non è stata, per usare un eufemismo, propriamente esaltante. Al buon inizio in Europa League, con 8 gol segnati fino al termine della fase a gironi, ha fatto da contraltare la grande difficoltà a trovare continuità in campionato. L'unico lampo a metà marzo, tra Genoa e Chievo, con due reti decisive che sembrava potessero segnare la svolta in positivo della stagione del portoghese. Aspettative disattese. Il bilancio totale del minutaggio di Andrè Silva da quando Gennaro Gattuso siede sulla panchina rossonera è, infatti, veramente scarno: poco meno di 450 minuti complessivi (5 gare) in 23 partite di campionato. Decisamente troppo poco per un calciatore approdato a Milanello con la nomea del craque.

BASTONE E CAROTA - Il tecnico rossonero, durante le tante conferenze stampa che si sono susseguite nel corso dell'anno, ha utilizzato il metodo del 'bastone e della carota' con l'ex Porto, alternando complimenti e consigli, non lesinando anche critiche, nel tentativo di migliorarne il suo rendimento in campo. Purtroppo per il Milan, però, i risultati sono stati decisamente deludenti. Compagni e staff tecnico parlano di giocate mirabolanti da parte di Andrè Silva in allenamento, ma riscontri in campo se ne sono visti decisamente pochi, più tocchi di palla con fini estetici che improntati alla concretezza. Un calciatore solo 'bello', a maggior ragione nel campionato italiano, non è propriamente ben visto da tifosi e addetti ai lavori. Sarebbe servito un upgrade, un salto di qualità a livello mentale che, però, per il momento non è ancora arrivato. Il tempo per migliorare in praticità lo avrà, resta unicamente da capire in quali lidi.

DILEMMA - E' vero che l'agente dei due calciatori è lo stesso, ma l'investitura di Cristiano Ronaldo è di quelle pesanti. Per ora, però, dell'erede designato di CR7 non si è visto nemmeno la controfigura. Presto, forse, per un calciatore così giovane e arrivato in uno dei campionati più difficili dal punto di vista tattico dopo un solo anno in prima squadra nel Porto. Quel che è certo è che, ora, il Milan deve riflettere sul futuro della punta e decidere il da farsi. Le offerte per Andrè Silva non mancano, con Wolverhampton e Monaco che sarebbero pronte a puntare sul talento nativo di Baguim do Monte già da quest'estate. Con un'offerta congrua, che permetterebbe al Milan una piccola plusvalenza nonostante i 38 milioni investiti, non è da escludere una sua partenza. Sarà una decisione difficile, quella che dovranno prendere Gattuso e società rossonera, qualunque essa sia. In caso di cessione e futura esplosione del portoghese, infatti, il club di via Aldo Rossi rischierebbe di avere il rimpianto per un diamante grezzo avuto tra le mani, ma esploso altrove. I prossimi Mondiali, con il portoghese che farà parte della spedizione lusitana, potrebbero fornire la risposta, in un senso o nell'altro.